Torna il terrore in Afghanistan, attaccata la sede di Save the Children

(Ansa)
di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - Un ordigno è esploso davanti alla sede britannica dell'Ong di Save the Children ad Jalal Abad in Afghanistan. Il portavoce del governo provinciale, Attaullah Khogyani, ha dichiarato che le persone colpite sono undici e, secondo alcuni testimoni, sarebbero stati sparati anche dei colpi di arma da fuoco all'interno della sede dopo l'esplosione.

Mohammad Amin, di France Presse, che si trovava all’interno del compound durante l’attacco ha dichiarato: “Siamo corsi e abbiamo visto un uomo armato varcare il cancello d’ingresso. Io sono scappato dalla finestra”.

L'attacco è stato messo a segno alcuni giorni dopo quello di un albergo a Kabul, in cui hanno perso la vita ventidue persone.

L'Ong ha temporaneamente sospeso tutte le sue operazioni in Afghanistan dopo l'attacco dell'Isis contro un suo centro a Jalalabad. "Tutti i nostri programmi in Afghanistan sono stati temporaneamente sospesi e i nostri uffici sono chiusi", ha fatto sapere l'organizzazione umanitaria in una nota spiegando che l'attacco contro il proprio ufficio è tuttora in corso.

"La nostra preoccupazione primaria - si legge ancora nella nota - rimane quella di garantire la sicurezza di tutto il nostro staff.

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