Inaugurata la foresta urbana del rione Tamburi di Taranto con i primi 250 alberi di leccio donati dai Rotary

TARANTO - Dopo un’attesa lunga oltre 15 anni e numerosi tentativi di diverse amministrazioni comunali, Taranto ha la sua Foresta urbana, inaugurata oggi nel quartiere Tamburi, tra via Macchiavelli e via Lisippo, dal presidente internazionale del Rotary, l’australiano Ian Riseley, dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e dal vice sindaco Rocco De Franchi. L’evento è avvenuto a margine della Conferenza Presidenziale 2018 del Rotary International, per la prima volta nel nostro Paese, organizzata nel teatro Orfeo di Taranto oggi e domani dal Rotary International con l’impegno diretto di tutti i Distretti italiani e dedicata alla “Salute materna e infantile e la pace”.

Il polmone verde, che darà ossigeno alla zona a ridosso dell’Ilva e avrà un effetto di fitodepurazione assorbendo metalli pesanti e risanando anche il terreno, conta 250 alberi di leccio appena piantati, dono dei Rotary Club di Taranto, Taranto Magna Grecia, Grottaglie, Manduria, Martina Franca, Massafra e Riva dei Tessali. La parte inaugurata è solo il primo nucleo dei 5 ettari che comporranno l’intera Foresta urbana nell’ambito delle attività volte al recupero del rione Tamburi.

«Grazie al supporto dell’amministrazione comunale – commenta il presidente del comitato organizzatore dell’evento Giovanni Lanzilotti, Governatore del Distretto 2120 (Puglia e Basilicata) del Rotary – siamo riusciti a dare un segno importante per la rinascita di questa città. Abbiamo voluto dare il nostro contributo, in particolare, per la salute dei più piccoli che abitano Taranto, prima città europea per i tumori infantili. I club Rotary continueranno il loro impegno in favore dei bambini di Taranto e in generale di tutti quelli che vivono in condizioni nelle quali non sono assicurati i loro diritti e la tutela della loro salute. Con questa iniziativa il presidente Riseley, molto attento ai temi ambientali, dà concretezza a quanto promesso nel suo programma, quando invitò tutti i club del mondo a piantare un albero per ciascun socio con l’obiettivo di avere nel volgere di un anno un milione e duecentomila alberi in più sul pianeta».

Sul tema della salute dei bambini e delle madri migranti si sono confrontati, davanti a un migliaio di persone, esperti, scienziati, esponenti religiosi e delle istituzioni, leader delle comunità e giovani di tutto il mondo. Tra i contributi più apprezzati, il messaggio lanciato dal vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans: «Un rifugiato ogni due è un bambino, un migrante ogni otto è un minore, 50 milioni di bambini sono migranti, più della metà è in fuga da situazioni di conflitto e instabilità ed esposti al rischio di abusi, violenze, prostituzione, schiavismo, radicalizzazione. Oggi questi bambini rischiano di finire sfruttati nei campi o per strada, invece di crescere a fianco dei giovani europei e respirare i valori che fondano la nostra Unione. Molto è stato fatto per la tutela dei bambini migranti e delle loro madri, ma molto ancora bisogna fare, anche per evitare che queste persone vengano disumanizzate dalla propaganda di nuovi demagoghi. Dobbiamo fare in modo che questo evitabile futuro non diventi un deprecabile destino».

Alla conferenza sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione ‘Migrantes’ monsignor Guerino di Tora, il presidente del Tribunale dei minori di Taranto Bombina Santella, il direttore del Centro per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità Stefano Vella e il dirigente medico del National Institute for Health, Migration and Poverty Rosaria Marrone.

I lavori di domani, a cominciare dalle 9,30, saranno aperti dai saluti del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, dell’Arcivescovo della Diocesi di Taranto Monsignor Filippo Santoro, del presidente del Rotary Club Taranto Girolamo Catapano Minotti, del presidente del comitato organizzatore Giovanni Lanzilotti. Al presidente del Rotary International Ian Riseley è affidato il discorso di benvenuto, cui farà seguito la prima sessione plenaria con le testimonianze di Himansu Basu del Distretto Rotary 1120, Giovanni Vaccaro del 2110, Valerio Carafa del 2100 e Pietro Bartolo, responsabile del presidio sanitario di Lampedusa. Seguiranno gli interventi di Riccardo Giorgino del Distretto 2120, Robert Zinser del Rotarian Action Group for populatione & development, Paul Netzel, presidente della Fondazione Rotary 2017-2018. Al termine il discorso di chiusura del presidente Riseley.

Fino a domenica, nel Castello Aragonese, saranno visitabili la mostra “Migranti” del pittore Luigi De Mitri e quella dei progetti dei Rotary Club italiani.

Il Rotary è l’organizzazione nata nel 1905 a Chicago presente oggi in oltre 200 paesi del mondo con 35.000 club e 1,2 milioni di soci che credono in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine e lontane realizzando progetti sostenibili: dall’alfabetizzazione all’edificazione della pace, dall’acqua alla salute, un impegno continuo per risolvere i problemi più pressanti del mondo.

Programma su http://www.rotaryitalia.it/presidentialconference/

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