Oncologico Bari, Emiliano: "In due anni diventato uno degli ospedali più efficienti"


BARI - “Solo due anni e mezzo fa questo era un ospedale – secondo alcuni – morto e sepolto, che doveva essere assorbito nel Policlinico di Bari, mentre oggi è uno degli ospedali più efficienti ed è diventato l’hub fondamentale per tutta la rete oncologica pugliese. Tutto questo in soli due anni di amministrazione è qualcosa di straordinario.

I dati dimostrano il grande lavoro che più di 40mila lavoratori della sanità pugliese stanno facendo: la Puglia era tra le ultime regioni in Italia come Livelli essenziali di assistenza e ora è ben oltre la metà classifica, con un salto di qualità fortissimo. Non significa che abbiamo risolto tutti i problemi, ma che stiamo guadagnando terreno nonostante la discriminazione che subiamo: rispetto all’Emilia Romagna ad esempio abbiamo 15milia dipendenti in meno a parità di abitanti e 800 milioni l’anno in meno. E nonostante ciò riusciamo a rispettare i Livelli essenziali di assistenza. Mi auguro che tutto il lavoro fatto e le battaglie politiche che faremo con il nuovo governo per ottenere la parità delle armi con gli altri sistemi sanitari regionali, ci consentano definitivamente di capovolgere l’immagine trascurata della sanità pugliese che mi è stata consegnata solo pochi anni fa e di trasformarla in una delle regioni più dinamiche e rassicuranti per i pazienti del nostro Paese”.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo oggi all’assemblea aperta dei dipendenti dell’Istituto Oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari, nel corso della quale il direttore sanitario, Vito Antonio Delvino, ha illustrato i principali indicatori di produzione ed efficienza che descrivono i risultati raggiunti anche grazie all’impegno del personale.

Nel corso dell’assemblea sono stati ascoltati numerosi operatori che hanno illustrato le principali necessità del settore.

Secondo i dati presentati, il disavanzo passa nel 2017 a 5,187 milioni, dopo un “rosso” di 10,450 milioni nel 2016 e uno di 12,613 nel 2015.

Il rapporto tra valore della produzione e il disavanzo nel 2017 è del 7,47%, contro il 18.14% del 2016 e del 23% nel 2015.

Il fatturato per ricoveri ordinari e day hospital e per prestazioni ambulatoriali è in continua crescita, superando nel complesso i 25 milioni di euro nel 2017, contro i poco più di 20 milioni nel 2016 e i meno di 20 milioni nel 2015.

Il peso medio dei “ricoveri ordinari”, dato che indica la complessità delle prestazioni soprattutto in ambito chirurgico cresce a 1,55 nel 2017, contro l’1.44 nel 2015. Nonostante la maggiore complessità nel 2017 la degenza media scende a 7,98 giorni, contro i 9.15 nel 2016 e il 9,16 nel  2015.

Le preparazioni medie giornaliere di chemioterapici salgono a 120 nel 2017, mentre erano ferme a 98 nel 2016 e a 85 nel 2015, con un aumento sensibile anche delle radioterapie.

“La tendenza è stata invertita – ha confermato il DG Delvino - con un aumento sensibile della produzione e dell’offerta sanitaria. Pazienti che sarebbero andati per le cure fuori regione sono rimasti qui. Il bilancio è positivo, in linea con gli obiettivi che ci erano stati dati dalla Regione, ma intendiamo continuare a migliorare”.

Delvino ha poi presentato i risultati del dott. Orsini, che ha recentemente operato per la prima volta un paziente con un tumore che aveva aggredito il femore, inaugurando di fatto il settore dell’ortopedia oncologica, finora assente nell’ospedale barese e che costringeva spesso i malati a rivolgersi a strutture non pugliesi.

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