Amati e Blasi: "Ripristinare la legalità in Commissione antimafia"

BARI - “I Cinquestelle violano clamorosamente la legge e la regolarità amministrativa in Commissione antimafia, solo per mantenere un posto di potere. Hanno un così grande appetito di sedie che quando e se vinceranno, e molti di noi saranno tornati alle professioni da cui vengono, occorrerà incatenare le sedie al pavimento, e pure i tavoli, per evitare che se li portino a casa. Chiediamo al presidente Loizzo di ripristinare, subito, la legalità, altrimenti non potrà andare avanti il disegno di legge in materia di legalità e regolarità amministrativa per evidente contraddizione”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali Fabiano Amati e Sergio Blasi, a proposito della mancata applicazione dell’art. 2 comma 3 della Legge regionale “Istituzione di una Commissione regionale di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia”.

La norma prevede che l’Ufficio di presidenza della Commissione non può restare in carica per un periodo superiore a un anno.

“La legge regionale prescrive la durata annuale dell’incarico di presidente della Commissione antimafia e i Cinque stelle omettono di presentare la obbligatoria relazione annuale sull’attività svolta, al fine di preordinare una scusa - peraltro infondata - al mancato rinnovo dell’Ufficio di presidenza. La cosa più grave inoltre è che questa trama pare non sia stata ordita dalla brava e mite collega Rosa Barone, presidente della Commissione, ma dagli ayatollah del movimento pugliese a cui tutto deve essere riferito affinché tutto sia controllato. Siamo certi che ora l’eventuale risposta polemica dei colleghi 5Stelle si svilupperà sulla definizione di ayatollah, che ovviamente non raccoglieremo, o sull’evocazione di precedenti citati come al solito a torto o ragione: su questo diciamo subito che la eventuale e precedente azione in violazione di legge o Regolamento non giustifica mai la successiva o la condotta assunta dai Cinque stelle sulla Commissione antimafia.
In ogni caso, consigliamo un più attinente silenzio, rimettendo al presidente Loizzo il ripristino della legalità in una Commissione che è stata istituita proprio per garantirla”.

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