Emiliano: "Siamo sistema sanitario migliore da Roma in giù, ma non basta"

BARI - È un importante strumento di partecipazione dei cittadini e una preziosa occasione di confronto tra associazioni e istituzioni. È la Conferenza dei servizi Asl Bari che si è svolta presso la Fiera del Levante di Bari con un’ampia ed eterogenea platea composta da operatori e cittadini rappresentati da ben 72 associazioni che hanno individuato alcune priorità sulle quali lavorare in condivisione con il management sanitario.

“Noi stiamo lavorando – ha detto il Presidente della Regione Puglia intervenendo alla Conferenza dei Servizi - stiamo sottoponendo a controlli durissimi tutte le strutture sanitarie. Ovviamente questi controlli sono immensi perché i dipendenti sono 45 mila quelli pubblici, più altri 10 mila dipendenti delle strutture private. Però quel che è certo è che questo miglioramento noi lo vediamo, lo vediamo come si vede in una cartella clinica il fatto che la febbre diminuisce ma non è che il cittadino percepisce ancora una vera e propria guarigione. C'è ancora moltissimo da fare però la direzione che abbiamo preso a noi pare corretta, bisogna solo avere la forza di insistere e di non mollare mai”.

Soffermandosi poi sulla sanità territoriale, tema della giornata “La nuova medicina del territorio” sul quale discutere oggi, Emiliano ne ha sottolineato il ruolo portante in quanto servirebbe ad evitare di ricoverare inutilmente le persone.

“Oggi – ha aggiunto il Presidente - la medicina e l'organizzazione moderna ci dicono che meno ricoveri si fanno e meglio è. Non si rischiano le infezioni ospedaliere, non si rischia un aggravamento dei costi, non si rischia di distrarre il personale quando invece ci sono le vere emergenze. Molte prestazioni si possono tranquillamente erogare in un PTA. Certo servirebbe un meccanismo di presa in carico del paziente, cosa sulla quale ci stiamo confrontando con i medici di famiglia. Serve qualcuno che dica al paziente se è necessario un ricovero o se invece è sufficiente una visita ambulatoriale”.

“Nonostante i tanti difetti che abbiamo – ha concluso Emiliano - siamo il sistema sanitario migliore da Roma in giù, siamo uno dei migliori d'Italia e questo, lo dico con orgoglio, è accaduto negli ultimi quattro anni. Naturalmente non basta, ci sono ancora tante cose da fare, io corro da una parte all'altra, cercando di migliorarle, insieme con i dipendenti onesti. Devo dire che i dipendenti del sistema sanitario nazionale non sono tutti come quelli che sono stati arrestati questa mattina a Molfetta. Quelli che sono stati arrestati sono i nemici di quelli che lavorano, sono i nemici di quelli che si ammazzano di fatica, lavorando dalla mattina alla sera, per aiutare il Presidente e soprattutto per aiutare tutti i cittadini e i pazienti”.

“Quello di oggi è un momento voluto fortemente dalle associazioni – ha aggiunto il direttore generale della ASL Bari Antonio Sanguedolce - finalmente siamo riusciti a concretizzarlo. È importante perché le Istituzioni e i cittadini oggi sono connessi tra loro, sono molto vicini e gli operatori dell'ASL si pongono in una condizione di ascolto. Ma nello stesso tempo è una giornata di costruzione e programmazione partecipata, laddove vengono disegnate le azioni future sulle quali lavorare insieme per migliorare. È intenzione sottoscrivere, nel corso della giornata, un documento di intenti tra associazioni e ASL Bari, per individuare pochi e precisi obiettivi sui quali impegnarsi nel prossimo futuro, 2019/2020”.

Tra i punti principali individuati con le associazioni, Sanguedolce cita quello relativo alla medicina territoriale, “una medicina che deve essere sempre più vicina alle esigenze dei cittadini e delle famiglie, affinchè migliori il rapporto umano tra operatori e cittadini”.

“Occorre lavorare sull’empatia – ha concluso il direttore generale – è un elemento molto importante perché l’empatia viene realizzata proprio attraverso le azioni, attraverso i processi organizzativi, i percorsi di cura e la presa in carico. L’empatia la possiamo trovare troviamo nelle azioni concrete”. 

All’evento ha partecipato anche il sindaco di Bari Antonio Decaro.

NOTE SULLA CONFERENZA DEI SERVIZI

La Conferenza dei Servizi è stata organizzata nei contenuti e nelle modalità di svolgimento dei lavori, in stretta collaborazione con le Associazioni Accreditate alla ASL Bari e in particolare con il Presidente del Comitato Consultivo Misto. Il tema portante, oltre che il titolo, è “La Nuova Medicina del Territorio” da intendersi come individuazione di una esigenza, rappresentata quotidianamente da Associazioni di volontariato e cittadini, di eleggere la medicina territoriale a priorità, avendo portato a compimento il Piano di riordino ospedaliero che, negli anni passati ha assorbito impegno e risorse da parte della Direzione Strategica Aziendale.

Sono stati presentati i servizi territoriali di recente istituzione e/o potenziamento che intendono far fronte ad una crescente domanda di assistenza territoriale specialistica e ad alta complessità quali i Servizi per l’Autismo, le Malattie Rare e per le Fragilità e Complessità assistenziali. Le nuove Dipendenze Patologiche, anche quelle senza sostanze; i disturbi psichiatrici; l’esigenza della prevenzione oncologica anche attraverso il sostegno conoscitivo e la diffusione di corretti stili di vita, saranno oggetto di confronto tra operatori sanitari e cittadini.

Ogni argomento, legato ad un’area di intervento di prevenzione e cura, è stato affrontato a due voci: prima quella dei cittadini per il tramite di un rappresentante di una Associazione e poi quella Aziendale dal Direttore della struttura interessata. I Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta, in quanto raccordo fondamentale tra cittadini e servizi assistenziali, sono stati coinvolti nel confronto.
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