Chiusura ospedale Castellaneta, Perrini: “Bene sanificazione, ma vogliamo chiarezza sulla data di apertura, sui contagi e sui morti”

BARI - “La chiusura temporanea dell’ospedale San Pio di Castellaneta per la sanificazione, non sia inutile. Ai cittadini viene chiesto un ulteriore sacrificio privandoli persino dell’ultimo presidio ospedaliero che era rimasto in tutta la zona occidentale di Taranto. La chiusura, quindi, serva effettivamente per procedere nel tempo rapidamente alla sanificazione totale degli ambienti così da procedere immediatamente alla riapertura in sicurezza di tutti i reparti e con tutto il personale all’opera e senza più rischi di contagio per loro e per i pazienti. Per questo chiediamo già da ora il cronoprogramma della sanificazione, i prodotti che verranno utilizzati, e la data della riapertura". E' la richiesta del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.

"Nel frattempo - prosegue la nota - il presidente-assessore alla Sanità, Michele Emiliano, insieme al capo della task force regionale Covid19, Pierluigi Lopalco, faccia definitivamente chiarezza su cosa è successo a Castellaneta e come si è propagato il contagio. Quante persone si sono ammalate al suo interno e come? Purtroppo i dati sono discordanti e non chiari, e il disallineamento tra quelli riportati dai Sindaci e quelli della Regione crea solo confusione tra i cittadini, con il rischio che nessuno più ci creda. Ad esempio il sindaco di Castellaneta ha parlato più volte di due decessi Covid tra i pazienti del San Pio, ma come mai da una settimana ancora non sono stati inseriti nel bollettino regionale? La confusione creata dal virus non può in alcun modo giustificare la mancanza di chiarezza su quanto avvenuto, soprattutto se si lascia che i dipendenti pubblici lavorino in condizioni di poca sicurezza perché privi di DPI.
Noi non ci distraiamo e continuiamo a vigilare su tutto anche in questo periodo di quarantena, cosi come iniziamo a contare i giorni che Emiliano ci metterà per sanificare l’ospedale e quelli che da oggi mancano per la sua riapertura”, conclude Perrini.

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