Quirinale: partiti al voto senza intesa


ROMA - Si terrà senza intesa tra i partiti il primo scrutinio per l'elezione del Capo dello Stato. Il segretario del Pd Enrico Letta interviene sulla questione sottolineando che nell'incontro di oggi con Matteo Salvini chiederà una presa di posizione chiara su Mario Draghi: "Ha rappresentato per l'Italia una straordinaria risorsa e il compito di tutti noi è di preservarlo. Draghi è una delle ipotesi sul tavolo. Non solo, il leader Dem è pronto ad aprire con Salvini anche il capitolo Mattarella: "Darebbe il massimo, la soluzione ideale e perfetta".

Naviga a vista il centrodestra dopo l'uscita dai giochi del leader di Fi Silvio Berlusconi. La rosa di nomi annunciata da Salvini ancora non c'è anche se l'ex ministro fa sapere di essere al lavoro per candidature su cui qualcuno difficilmente potrà porre veti. Entrando nel merito, Salvini sostiene: "Togliere Draghi da palazzo Chigi è pericoloso" e poi "Pier Ferdinando Casini non è un candidato del centrodestra": Un doppio messaggio che il leader della Lega recapita al premier ed al resto delle forze politiche che sul nome dell'ex presidente della Camera sembrano aver aperto qualche spiraglio. In attesa delle proposte del centrodestra, Pd-M5s e Leu si ritrovano a conclave per mettere a punto la strategia.

Un invito alla calma giunge dal leader di Iv Matteo Renzi: "Adesso siamo ai tatticismo esasperato", ma non esclude dalla corsa nè Mario Draghi nè l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini a differenza di Riccardi che a suo giudizio "non ha chance".

Sul capo del governo però l'ex premier è netto: "Al Quirinale non si va contro i partiti. Penso che la candidatura di Draghi, ammesso che abbia una propria strategia, possa stare in piedi solo che abbia questo elemento politico. Al Quirinale ci vai soltanto con un'iniziativa politica".

L'ipotesi di Draghi al Quirinale fa discutere anche il Movimento 5 Stelle: "Ricordate i giornali? Da un anno ci dicono in ogni occasione che questo governo non va minato, che ci vuole responsabilità. Oggi alcuni dei questi stessi ci dicono il contrario, quasi che un premier valga l'altro. Per noi non è così, sappiamo cosa significa governare, formare un nuovo governo, significa mesi prima che le articolazioni apicali dell'amministrazione rientrino a lavorare a pieno regime. Per questo per noi, questo governo deve continuare a lavorare. Ecco perché io dico nessun veto: non poniamo veti, ma questo nostro percorso partono dal ragionamento sulla continuità di governo. Anzi è l'occasione per dire che il M5S è pronto a stipulare a rafforzare il patto con i cittadini per rinforzare l'impegno di questo governo: ci descrivono solo come preoccupati di finire la legislatura. Dobbiamo rispondere orgogliosamente che siamo qui per tutelare interesse cittadini costi quel che costi", ha detto il Presidente M5s in assemblea con i grandi elettori 5s.

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