Altamura. Villa comunale. In corso i lavori di rifacimento

ROBERTO BERLOCO - Altamura. Un luogo privilegiato da anziani, bambini e famiglie per lo svago all’interno del paese. Uno dei rari polmoni verdi consentiti dall’urbanistica cittadina, una sorta di concessione alla natura tra il grigio dei cementi degli edifici e i veleni emessi dalle marmitte. Eppure, uno dei posti pubblici più malridotti e penosi del centro federiciano.

Non è da pochi anni, ma, perlomeno, da vari decenni, che si reclamava un intervento di restauro strutturale di quella che è normalmente appellata come villa comunale, oppure, tenendo conto dei due altri spazi attigui di piazza Zanardelli, come pure viene affettuosamente soprannominata, la “villa grande”. Un tempo dilatato tra la gestione di diverse Amministrazioni municipali, ciascuna dotata di un proprio indirizzo amministrativo e di una distinta identità politica.

Sia pure sia stata una coincidenza temporale che i lavori di rifacimento abbiano preso inizio a distanza di quasi un anno dalla prossima tornata di elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale (la data della determina dirigenziale risale al 20 Gennaio di quest’anno, mentre l’inizio dei lavori porta la data del Primo di Marzo scorso), un fatto resta certo: era ora che si procedesse, considerando il tasso di pericolo che certi smottamenti dell’asfalto dei viali comportavano soprattutto per i più piccini, maggiormente esposti alle cadute per via delle loro rincorse a piedi o del loro volteggiare in bici, movimenti spesso dominati dall’euforia gioiosa tipica dell’incoscienza della loro età.

E non che questa fosse l’unica seria problematica che affliggesse l’area. Un senso di smarrita disumanità promanava dalle latrine situate presso uno degli angoli più vicini alla chiesa di Santa Maria della Consolazione, la cui parete posteriore costeggia buona parte d’uno dei lati minori della villa. Gli odori nauseabondi e lo stato lurido delle strutture igieniche davano il saluto a chiunque avesse fatto ingresso dall’apertura di via Mastrangelo.

Ancora: segni di cedimento correvano qua e là, lungo il recinto di contenimento di via Mantova, un muro perimetrale che risentiva ormai dell’età e che aveva già comportato operazioni limitate di manutenzione, soprattutto negli ultimi anni.

L’elenco potrebbe continuare parecchio, tenendo conto dello stato degli arredi e di alcuni particolari della struttura (come, ad esempio, gli archetti metallici fissati alla sommità dei cordoli delle aiuole, talvolta mancanti, talaltra distorti). Insomma, un regime d’abbandono che non giocava certo a vantaggio dell’immagine d’una comunità che tiene a fregiarsi d’un atto di costituzione fondativa regale e che, a tutt’oggi, vanta un primato economico indiscusso all’interno del territorio murgiano.

In pieno corso, sotto la tutela della Sovrintendenza e la vigilanza del Settore Lavori Pubblici del Comune, i lavori, appaltati ad una impresa napoletana, la “C.M. Costruzioni s.r.l.”, per un importo contrattuale di 540.819,43 euro, prevedono una durata che sforerà la stagione estiva.

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