Figc, sarà Tavecchio l'uomo giusto per il calcio italiano?

Carlo Tavecchio, neopresidente Figc
di Nicola Zuccaro - Sarà un ferragosto di lavoro per Carlo Tavecchio. In vista del Consiglio Federale fissato per il 18 agosto, numerose saranno le questioni che il neo presidente della Figc dovrà affrontare. Prima fra tutte, la scelta del successore di Cesare Prandelli sulla panchina azzurra. Antonio Conte, Roberto Mancini, Alberto Zaccheroni o il tandem composto da Antonio Cabrini e Francesco Guidolin, le soluzioni sulle quali Tavecchio dovrà lavorare.

Ma con un passato da Presidente della Lnd, il pensiero di Carlo Tavecchio correrà subito su quelle riforme delle quali il calcio italiano necessita per tornare ad essere vincente e, prima ancora, competitivo.

Dal rilancio dei settori giovanili ai centri federali, alla riforma dei campionati. Questi i punti sui quali Tavecchio lavorerà, non tralasciando i risvolti sociali e culturali legati allo sport più amato dagli italiani. In relazione ed in risposta alle accuse di razzismo lanciategli durante la " campagna elettorale", Tavecchio nominerà, il 18 agosto, un Consigliere Federale delegato all'anti discriminazione razziale. Sono le priorità di un programma che, pur di medio termine, dovrà essere condiviso da tutte le componenti del calcio italiano; a partire da quelle tecniche e rappresentate dagli allenatori, dai calciatori e dagli arbitri. Costoro, dopo le schermaglie tese a Tavecchio, per il sostegno al suo avversario, Demetrio Albertini, usciranno dal loro corporativismo, collaborando con il successore di Giancarlo Abete?

Da vecchio democristiano, Carlo Tavecchio, forte della determinazione che sin dai tempi della Lnd ne ha tratteggiato la sua personalità, è stato convocato per disputare, forse, la gara più difficile, della suo lungo corso dirigenziale nel pallone italico, dimostrando coi fatti di essere il "Presidente di tutti", nonché l'uomo giusto per governare il calcio italiano.

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