Uccisa e messa nel freezer, ex condannato a 30 anni

BOLOGNA - Un omicidio efferato, frutto di una mente malata. Il 35enne sardo Giulio Caria accusato di aver ucciso la compagna Silvia Caramazza al culmine di una relazione punteggiata da vessazioni e persecuzioni, e di averne nascosto il corpo in un freezer a pozzetto nell' appartamento di Bologna dove fu ritrovato il 27 giugno 2013, è stato condannato a 30 anni.

Nel processo in rito abbreviato davanti al gup Gianluca Petragnani Gelosi il pm Maria Gabriella Tavano aveva chiesto la condanna all'ergastolo.

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