Caso Scajola: al via processo

Al via a Reggio Calabria il processo che vede imputato l'ex ministro Claudio Scajola, accusato di procurata inosservanza di pena a favore dell'ex deputato Amedeo Matacena, latitante a Dubai dopo la condanna a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, pena ridotta recentemente dalla Cassazione a 3 anni.

In aula e' presente lo stesso Scajola, ai domiciliari, che ha ottenuto il permesso di recarsi nella citta' calabrese per il processo. Il collegio e' presieduto da Natina Prattico'. Scajola, accompagnato dal legale Perroni, ha fatto il suo ingresso nel tribunale senza rilasciare dichiarazioni data la sua condizione di detenuto agli arresti domiciliari. 

Secondo le indagini della Dia, che nel maggio scorso lo hanno portato in carcere insieme alla moglie dell'ex deputato Amadeo Matacena, Chiara Rizzo, e ad altri, l'ex ministro si sarebbe attivato per favorire la latitanza dell'imprenditore Amedeo Matacena, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, ai fini del trasferimento da Dubai, dov'e' latitante, in Libano. 

Per Scajola gli inquirenti avevano chiesto anche l'aggravante del concorso esterno in associazione mafiosa respinta dal gip. La difesa dell'ex ministro Claudio Scajola, imputato a Reggio Calabria nel processo scaturito dall'operazione "Breakfast", ha presentato una serie di eccezioni tendenti a far dichiarare la nullita' del provvedimento che ha disposto il giudizio immediato per il suo assistito, eccependo alcuni vizi procedurali. Eccezioni analoghe sono state avanzate dai legali dell'altra imputata, Maria Grazia Fiiordalisi. 

Il pm Lombardo, nella sua replica, ha affermato che il giudice non puo' modificare quanto stabilito dal gip se non producendo un provvedimento "abnorme". I giudici quindi si sono ritirati per decidere.

Il processo con rito abbreviato a carico di Chiara Rizzo iniziera' il 13 novembre. La donna fu arrestata nel maggio scorso dalla Dia insieme a Scajola e altre persone.

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