Greta e Vanessa libere grazie al riscatto pagato dall’Italia

di Piero Chimenti - E' di 11 milioni la somma pagata per liberare le due cooperanti Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria lo scorso 31 luglio e liberate il 15 gennaio di quest'anno. A confermare tale sospetto è stato Aleppo News, che riporta la notizia della condanna di un uomo che si era intascato parte del compenso.

L'articolo prosegue asserendo che circa il 60% del riscatto sarebbe è andata ad Al Nusra, la branca siriana di Al Qaeda, che aveva il ruolo di tenere al sicuro le sequestrate, mentre la restante parte sarebbe andata allo sceicco Hussam Atrash, ex leader della brigata anti-regime coordinatore del rapimento. Purtroppo il fatto sconcertante non è solo questo, ma che il Ministro degli Esteri Gentiloni, lo scorso 16 gennaio, mentì alla Camera affermando che l'Italia non avesse pagato alcun riscatto, rigettando con forza quelle che definì "indiscrezioni prive di reale fondamento e in qualche caso veicolate da gruppi terroristici".

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