Questione di ‘Gender’, Michela Marzano: “serve chiarezza”

FOGGIA - “C’è una grande confusione tra sesso, orientamento sessuale e identità di genere. Ho scritto questo libro per cercare di fare chiarezza, perché la questione è molto più semplice di come la si vuole dipingere: non si tratta di fare una scelta, ma di quello che si è. Non ho affatto scelto io di essere donna ed eterosessuale”. Ha esordito così Michela Marzano, filosofa, scrittrice, docente  all’Università Descartes di Parigi e deputata Pd, a Foggia per la presentazione del suo libro “Papà mamma e gender”.  Un incontro a cui ha preso parte anche il Sottosegretario alle Riforme costituzionali e ai rapporti con il Parlamento Ivan Scalfarotto. 

Alla vigilia della discussione al Senato della cosiddetta legge sulle unioni civili, prevista per il prossimo 28 gennaio, il libro della Marzano vuole fare chiarezza sulla “bufala gender” . 

La teoria gender, qualcosa che improvvisamente ha preso piede come uno spauracchio, un mostro da combattere ma che, di fatto, non esiste nemmeno. Eppure per contrastarlo si sono mosse associazioni di genitori, scuole, presidi, educatori. 

Se non esiste una teoria gender, è vero però che esistono degli studi di genere. Ed è di questo che si occupa la Marzano, che nel suo libro cerca di andare oltre la farraginosa nube di fraintendimenti e domande sospettose che gravitano attorno a un tema complesso. “Si fa spesso riferimento al gender come qualcosa che comprende la pratica sessuale, addirittura si accosta l’orientamento sessuale alla pedofilia, a un reato. Come se essere omosessuali fosse una pratica perversa. La verità è che molta confusione è ancora frutto dell’ignoranza. Sto dalla parte di un pensiero che non è giudicante ma è per l’inclusione e soprattutto sono dalla parte dei bambini, che hanno diritto ad avere due genitori che li amino”. Ha detto con fermezza la filosofa, ribadendo che lascerà il Pd se la legge Cirinnà venisse svuotata della stepchild adoption, letteralmente l’adozione del figliastro.  

“E’ una legge che ci riguarda tutti - ha ricordato Scalfarotto - che parla del tipo di Paese che vogliamo vivere. Quasi tutti i paesi occidentali hanno introdotto il matrimonio ugualitario, l’unione civile è già di per sé un compromesso, questa è una legge moderatissima - ha sottolineato il sottosegretario. 

Bisogna dunque evitare ogni forma di strumentalizzazione, in questa fase, e mettere a tacere  le polemiche nate per impedire che l’Italia faccia gli stessi passi avanti che tutti gli altri paesi europei hanno già fatto”.

Intanto, Arcigay Foggia invita la città, già teatro lo scorso luglio del Pride, che ha avuto tanta rilevanza a livello nazionale per la battaglia contro le discriminazioni sessuali, a partecipare in massa alla mobilitazione Svegliati Italia, che si terrà anche nel capoluogo dauno, il prossimo 23 gennaio.

(Ilaria Di Lascia)

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