LA RECENSIONE / Happy family

di Giuseppe De Feudis Voto: 7 e 1/2
Non c'è nulla da fare, un premio Oscar è sempre un premio Oscar! Anche se non tutti i lavori post "Mediterraneo" sono riusciti, il regista napoletano, milanese d'adozione, ha "confezionato" un regalino per gli appassionati della cine-riflessione.Quello, che si prova, subito dopo aver visto il film, è un senso di tranquillità e calma.
La storia che porta a ricevere tutti questi complimenti narra di un fannullone cantastorie (Fabio de Luigi) che un giorno decide di dare un peso specifico superiore alla sua vita monotona: scrivere la sceneggiatura di un film. Un film di successo! Una serie di scene caratterizzate da colori predominanti fanno da scenografia (Rita Rabassini e Italo Petriccione, rispettivamente curatori della scenografia e della fotografia) a questa storia in cui si incontrano due famiglie: da un lato lo stravaccato Abatantuono, sposato con la stralunata Carla Signoris e padre dell'eccentrica Marta, e dall'altro il posato Bentivoglio con l' agitata moglie Margherita Buy e i due figli, Valeria Bilello e Gian Maria Biancuzzi, accompagnati dalla nonna dimenticona Corinna Augustoni.
De Luigi, in una sorta di surreale relazione con i suoi attori, entra nel vivo della storia, scandendo, da autore della storia quale è, il ritmo di ogni scena.
Un film che vede posizionare la riflessione ed il cuore nella trama. Per molti ma non per tutti!

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