Lea Cosentino indagata a Lugano per autoriciclaggio: intercettato bonifico da 50mila euro


BARI - E' indagato dalla procura di Lugano per autoriciclaggio l'ex direttore generale della Asl Bari Lea Cosentino, interrogata oggi a Bari. Alla base della contestazione (il reato non esiste nella nostra legislazione ma dovrebbe essere presto introdotto nel rispetto delle convenzioni internazionali) c'e', a monte, un'ipotesi di corruzione commessa - secondo gli inquirenti elvetici - da 'Lady Asl'. Il prezzo della corruzione sarebbe di 50 mila euro.Il bonifico sul conto di Lugano attribuibile - secondo l'accusa - a Cosentino è stato fatto estero su estero dall'imprenditore Rino Metrangolo, riconducile al gruppo Finmeccanica. La transazione è avvenuta - a quanto si è saputo - nell'autunno 2008 dal conto di una banca di Montecarlo a quello svizzero riconducibile a Cosentino. Il nome di Metrangolo compare nelle indagini della procura di Bari sulla gestione della sanità pugliese e sulle presunte tangenti pagate dall'imprenditore Gianpaolo Tarantini a dirigenti, funzionari e primari delle aziende sanitarie.

Cosentino si è difesa dalle accuse sostenendo che il bonifico non è una tangente «ma il pagamento di un anticipo per la vendita di un appartamento» di Lecce ceduto a una donna nell'autunno del 2008.

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