Crisi pesca, Vendola a Galan: "Fas per salvare pescatori"
Certamente, la scadenza del 1 giugno, aggiunge Vendola "e' stata accolta da una colpevole impreparazione. Ma se e' vero", prosegue Vendola, "cosi' come lamentano gli operatori, che sia impossibile reperire le nuove maglie più larghe previste dallo stesso regolamento, allora occorre agire responsabilmente per ricercare soluzioni adeguate che consentano di dare delle risposte a chi oggi si trova nella difficolta' di produrre reddito. Soluzioni che ci permettano di rispondere alla crescente agitazione che sta scuotendo l'insieme delle marinerie, soprattutto delle regioni che si affacciano sull'Adriatico".
Secondo Vendola "se, come appare, la via della deroga diviene difficilmente percorribile, le uniche risposte che si possono dare come misure di accompagnamento a questo nuovo scenario non possono che essere quelle di un fermo biologico, insieme a risorse e strumenti capaci di ammortizzare il disagio dei lavoratori. Penso che siano, queste, soluzioni attuabili che ripercorrono precedenti azioni intraprese dal governo nazionale per andare incontro alle difficolta' degli allevatori settentrionali rispetto alle quote latte".
Infatti, dopo quel provvedimento comunitario, il governo fece ricorso ai Fondi Fas per arginare il disagio economico e sociale. "Allo stesso modo, allora, anche oggi", sottolinea Vendola, "si potrebbe attingere nuovamente alle risorse Fas per interpretare queste misure che ci aiuterebbero ad attutire gli effetti traumatici della normativa europea sui nostri pescatori". "Sono informato, conclude il presidente rivolgendosi a Galan, "che nei prossimi giorni dovrebbe incontrare le Regioni che, per tramite del mio assessore alle Risorse Agroalimentari Stefàno, Le hanno chiesto un tavolo tecnico dedicato a questo tema. Probabilmente quella potrebbe essere l'occasione per dettagliare un provvedimento che vada in questa direzione". Vendola conclude dicendosi sicuro "che si possa fare nell'immediato qualcosa di efficace che ci consenta di concretizzare la nostra comune preoccupazione per le difficolta' del settore e di agire prima che le numerose manifestazioni di protesta sfocino in qualcosa di molto piu' preoccupante".
Tags:
Politica