BARI. "Penso che bisogna essere critici impietosi della patologie antiche e recenti del Mezzogiorno di Italia e che tuttavia non c'e' speranza per questo Paese e per il Sud, se non si ricostruisce una narrazione equanime, se non si e' in grado di accendere un riflettore sul Sud, per vedere i vizi e le virtu'''. Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo stamane a un convegno sul Mezzogiorno organizzato dall'Ipres presso il padiglione del Cineporto della Fiera del Levante di Bari.
''La mia Puglia - ha aggiunto ancora - e' una Regione che penso non possa essere ostaggio del cono d'ombra di un Sud tutto parassitario, tutto sprecone e paramafioso. Il Sud ha bisogno di riprendersi il racconto'', ha sottolineato Vendola perche' ''e' come se il racconto del Sud e' stato creato in qualche maniera fuori da queste terre, e non dai protagonisti meridionali'' e questa ''e' una necessita' nazionale prima che nel Sud possa trovare spazio nuovamente 'masaniello' in tutte le sue forme''.
OMERTA' NON E' SOLO PROBLEMA DEL SUD - ''L'omerta' non e' solo un problema del Sud, ma c'e' anche a Pieve Emanuele a 14 chilometri da Milano''. A parlare è sempre il presidente pugliese Nichi Vendola durante il convegno Pon sicurezza che si e' svolto alla Fiera del Levante di Bari. ''Allora il sud - ha proseguito - ha bisogno di riprendersi un racconto diverso. Si tratta di una necessita' nazionale, prima che nel sud possano trovare spazio i Masaniello. Nelle sue varie forme, nelle vicende politiche del Mezzogiorno, abbiamo visto molte reincarnazioni di Masaniello, come i sindaci napoletani del dopoguerra. Difenderci dalla mafia e dalle clientele - ha proseguito - ci aiuta a diventare classe dirigente, in maniera da essere anche pedagogici nei confronti dei cittadini''.
