"Le notti dell'avvocato Guerrieri": un successo annunciato per la Casa delle Musiche

di Michele Tedesco
Su quel palco ieri sera erano in sei: quattro si sono occupati delle note e in due, per di più fratelli, si sono occupati delle parole e delle immagini. Sold out, come da pronostico, per “Le notti dell’ Avvocato Guerrieri”, reading “non convenzionale”, che si è tenuto per “La Casa delle Musiche”, presso il Teatro Kursaal Santalucia a Bari. Ben distante dallo stereotipo della lettura confinata in atmosfere fumose e ad appannaggio di barbuti e occhialuti presunti intellettuali, Gianrico Carofiglio, dopo il felice e casuale esperimento nato nel contesto del Locus Festival di Locorotondo qualche tempo fa, è tornato a Bari, la sua città, per condividere parole, suoni e immagini, con i suoi amici e con il pubblico che, per comuni natali e non solo, gli è più caro. Sono stati letti brani tratti dai best sellers firmati dal magistrato e senatore barese, come “Nè qui nè altrove” e “Ragionevoli dubbi”, e passaggi dei testi più amati da uno dei più brillanti talenti letterari italiani: si è passato dall’ incipit de “Il Piccolo Principe”, fino a una suggestiva lettura del finale di “Chiedi alla polvere” di John Fante, con Gianrico seduto illuminato da un cono di luce, mentre batte sui tasti di una vecchia macchina per scrivere. In un’ atmosfera leggera e raccolta, i due fratelli Carofiglio, estremamente coinvolgenti nell’ interpretazione di loro stessi, hanno serenamente battibeccato, raccontandosi e parlando oltre che di letteratura ( esilarante l’ ideale “battaglia editoriale “Carofiglio vs. Camilleri” ), anche di cinema. Francesco ha potuto coronare il “sogno di una vita”, interpretando il monologo finale di “Blade Runner” di Ridley Scott, che fu di Rutger Hauer, sulle note di Vangelis. Ad esaltare ulteriormente l’ prestazione superiore del quartetto dei Chelsea Hotel ( Mirko Signorile al pianoforte, Giorgio Vendola al contrabbasso, Roberto Ottaviano al sassofono soprano e tenore, e Pippo D’Ambrosio alle percussioni), le video proiezioni realizzate da Francesco, che si è occupato anche della regia della piece. Entusiasmante è stata la trasposizione per sax soprano del tema di “Pierino e il Lupo” di Prokofiev. “Everybody needs Somebody” dalla colonna sonora di “The Blues Brothers” ha accompagnato la conclusione dello spettacolo: su queste note Gianrico e Francesco Carofiglio, hanno smascherato l’ “uomo in canottiera”: una sacrosanta verità che sarà detenuta dai tanti che hanno avuto la fortuna di regalarsi una serata in compagnia di due illustri baresi.

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