Nino Buonocore Sextet, la grande musica internazionale al Teatro Forma di Bari

di Michele Tedesco
Nel 1980 pubblicò un disco intitolato “Acida” e contenente “Se”, brano che sarebbe poi diventato la sigla della fortunata serie di telefilms de “L’ uomo da sei milioni di dollari”. Nel 1983 partecipò a Sanremo entusiasmando la critica e con il brano “Nuovo amore” vendette circa tre milioni di copie nei paesi dell’America Latina, rientrando tra le nominations del Grammy Ascap come miglior brano del 1986. Nel 1987 con “Rosanna” e nel 1988 con “Una città tra le mani”, al fianco del jazzista Chet Baker, fu nuovamente al Festival di Sanremo. “Sabato domenica e lunedì”, album pubblicato nel 1990, balzò nella top ten italiana, forte del singolo “Scrivimi”. Nel 1993, tornò all’ Ariston con “Una canzone d’amore”; nel 1998 uscì il suo ottavo album “Alti e bassi” e nel 2004 arrivò infine “Libero passeggero”, diciotto brani di cui la metà inedita tra suggestioni jazz ed ethno-pop. Ha collaborato con grandi musicisti di calibro internazionale come il già citato Chet Baker, Anthony Jackson, Pino Palladino, Greg Bissonette, Chuk Rainey, Danny Gottlieb, e Rino Zurzolo, Giovanni Amato, Ernesto Vitolo e Joe Amoruso. In queste settimane, a 7 anni dal suo ultimo lavoro, sta ultimando e perfezionando i pezzi per il nuovo album, ormai prossimo alla pubblicazione. Sabato 22 gennaio, sul piccolo palcoscenico del Teatro Forma in Bari, Adelmo Buonocore da Napoli, meglio conosciuto come Nino, offrirà al pubblico barese un saggio della sua vastissima e lunga esperienza musicale, fatta di brani senza tempo e senza confine.

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