Ostuni, sottraggono proprietà ai legittimi eredi: tre arresti

OSTUNI (BR). Un eclatante fatto di cronaca è avvenuto ieri nella Città Bianca: attraverso falsi testamenti erano riusciti a sottrarre ai legittimi eredi decine di proprietà.
Sono stati i Carabinieri della compagnia di Fasano, in collaborazioni con i colleghi della stazione di Ostuni, a scoprire e porre fine ad una truffa perpetrata per circa un decennio.
Oggi, gli stessi militari dell'Arma, hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse da Eva Tascani, G.I.P. del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Belvedere Romolo Tanzarella, 56 anni, Antonio Tanzarella D'Amico, 29 anni e Cataldo Tanzarella, 63 anni.
Varie e pesanti le responsabilità ascritte ai tre ostunesi: reati che vanno dalla “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico" alla "falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità", dalla "falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale con l’altrui inganno" a "tentata estorsione, danneggiamento, invasione di terreni o edifici, atti persecutori, violazione di domicilio, calunnia".
L'odierna operazione ha origine da una complessa ed articolata attività investigativa avviata mesi fa dal comando stazione carabinieri di Ostuni a seguito di denunce querele presentate da circa 20 persone. Queste avevano lamentato di essere state private di lasciti testamentari, consistenti in beni immobili di grande valore (appezzamenti di terreno e costruzioni) in favore di Belvedere Tanzarella.
Quest’ultimo, anche con la complicità di Antonio Tanzarella D’amico e Cataldo Tanzarella, nell’arco di un decennio, aveva fatto pubblicare falsi testamenti di due tenutari deceduti, aventi anch'essi il cognome “Tanzarella”. In forza di tali falsi testamenti Belvedere Tanzarella era risultato erede dei defunti ed aveva provveduto a registrare le relative dichiarazioni di successione, estromettendo di fatto i legittimi discendenti.
Tra l'altro Belvedere Tanzarella, in due occasioni, ha minacciato i legittimi proprietari al fine di appropriarsi di terreni abusivamente occupati. Non solo. Basansosi sui falsi atti ha intentato azioni civili temerarie, finalizzate ad ottenere il riconoscimento del diritto di proprietà su beni immobili, occupandoli arbitrariamente, modificando le costruzioni mediante abbattimenti di muri o aperture di porte e innalzamenti di recinzioni. Infine ha denunciato alla Polizia municipale di Ostuni, una vittima dei suoi stessi raggiri, affermando falsamente che questa stava realizzando opere abusive in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico.
Gli arrestati, infine, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Brindisi.

(Daniele Martini)

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