Zullo a Vendola, perché non internalizzi anche nei servizi socio-assistenziali dei Piani di Zona?

BARI. “Mi chiedo da tempo ma perché Vendola ci tiene così tanto agli internalizzandi cioè a quei dipendenti delle ditte che svolgono in appalto i servizi di pulizia, mensa, portierato ecc.. per conto delle ASL? Eppure sono lavoratori non precari in quanto il loro lavoro è garantito dalla clausola sociale che costringe una ditta vincitrice di un appalto ad assumere i lavoratori già in servizio". E' il commento del consigliere regionale del Pdl, Ignazio Zullo, in tema di internalizzazioni sanitarie.
"Al momento non trovo nelle mie riflessioni spiegazioni logiche - continua Zullo - anche perché c’è in Sanità una platea di lavoratori- professionisti della salute quali medici, infermieri, terapisti, psicologi, addetti a servizi di assistenza come il 118, l’ADI, la riabilitazione, la farmacovigilanza insostituibili nella cura dei pazienti che dal primo giorno di Aprile saranno disoccupati e che non occupano la mente di Vendola e del centrosinistra".
"Peraltro mi chiedo: ma se sono da internalizzare quei lavoratori addetti ai servizi di pulizia, mensa, portierato ecc.., a maggior ragione sono da internalizzare quei lavoratori dei servizi socio-assistenziali dei Piani di Zona - sottolinea Zullo - che assistono le persone fragili della nostra popolazione".
"E poi a ruota, - aggiunge - gli operatori della farmacovigilanza dell’ARES ed ancora a ruota tutti quegli iscritti a fabbriche e partiti di SEL che ha contrattualizzato con contratti atipici alla Regione, alla SEAP, all’AQP, alla Fiera del Levante, ad Apulia Film Commission, a Innova Puglia ecc.., ecc..".
"Vendola non può fare il gioco delle tre carte con la carta che vince e la carta che perde usando i giochi di abilità delle poesie - conclude il consigliere del Pdl - perché ormai la carta vincente è nella riflessione della gente che canta ogni giorno De Gregori con quella canzone che faceva così: “i poeti che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa”.

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