Viaggi: alla scoperta della magia del Perù

di Maria Grazia Rongo. “Vale un Perù”, si diceva un tempo di una cosa assai preziosa. Il detto popolare derivava dalle immense ricchezze, soprattuto oro e argento, che i conquistadores di Pizarro trovarono quando nel 1582 approdarono nel mitico El Dorado, la terra degli Inca. Il Perù, terzo paese per superficie dell’America latina, vale ancora davvero tanto, per la sua natura varia e fascinosa, per le sue straordinarie testimonianze del passato, per gli uomini di ieri e di oggi, per quegli indios di bassa statura, con le gambe storte, i capelli neri, lisci e raccolti in trecce nascosti da cappelli di paglia o di feltro, avvolti come un tempo nei loro vestiti di lana dai colori sgargianti per sopportare i rigori andini.
Un viaggio in Perù di almeno otto giorni consente di scoprire gli aspetti ambientali, paesaggistici e umani, le principale eminenze archeologiche e l’antico volto coloniale del paese. Si può partire dalla capitale Lima, visitare l’antico quartiere coloniale e i quartieri moderni affacciati sull’oceano Pacifico, per poi andare a Cusco (la capitale nel XV° secolo del Perù incaico, dove le chiese e gli edifici coloniali sorgono sopra i vecchi monumenti inca). Di lì ci si potrà dirigere verso la Valle Sacra degli Inca, al pueblo di Ollantaytambo (centro ancora abitato dai discendenti degli abitanti precolombiani, con la sua massiccia fortezza dall’architettura severa), al coloratissimo mercato artigianale di Pisaq, ai siti archeologici di Kenko, Puca Picara, Tombomachay e alla straordinaria fortezza di Sacsayhaman, fino alla mitica e arroccata Machu Picchu, la sempre affascinante città perduta degli Inca.
La cittadella di Machu Picchu è l’attrazione turistica più importante di Cusco. Scoperta nel 1911 dall’esploratore Hiram Bingham, la cittadella è considerata uno degli esempi più straordinari dell’architettura paesaggistica del mondo. Machu Picchu (in quechua, “montagna vecchia”), arroccata sulla cima di una montagna che domina la profonda gola del fiume Urubamba, in piena foresta tropicale, era sia un centro di culto e un osservatorio astronomico, che la fattoria privata della famiglia dell’Inca Pachacútec. È formata da due grandi aree: una agricola, fatta di terrazzamenti e recinti per il deposito di alimenti, l’altra urbana, nella quale la zona sacra assume una grande importanza, con templi, piazze e mausolei reali lavorati perfettamente. Le scalinate e i canali di pietra sono una costante in tutto questo singolare sito archeologico. Di fronte alla cittadella si erge il Huayna Picchu (in quechua, “montagna giovane”), al quale si accede per un ripido sentiero.
Se si ha poi la possibilità di prolungare il viaggio per più giorni ancora, si potrà visitare la cittadina di Arequipa con i suoi pregevoli edifici coloniali, la riserva naturale della valle del Colca con le pittoresche terrazze coltivate sui fianchi ripidissimi delle montagne, i branchi di vigogne e un canyon profondo 3.000 metri (il maggiore del continente americano), nel quale volteggiano gli ormai rari condor, il lago Titicaca (il più alto del mondo) con le sue incredibili isole galleggianti di paglia.
In Perù si potrà ammirare la riserva marina di Paracas (pellicani, leoni marini e pinguini), sorvolare con l’aereo i disegni giganti di Nasca; visitare i siti archeologici del nord e nella selva amazzonica il parco nazionale di Tambopata, una delle aree a maggior biodiversità del pianeta.
Visitare il Perù è un regalo che potrete fare alla vostra vista, al vostro cuore e alla vostra mente; è una Terra leggendaria, immersa tra natura, cultura e mistero, alla quale si resta legati per sempre.

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