Immigrazione: scontro tra Germania e Italia, permessi temporanei di soggiorno contrari a spirito di Schengen

ROMA. Pattugliamenti "comuni" davanti alle coste nordafricane e la costituzione di un gruppo di lavoro per arginare l'emergenza immigrati. Sono i due punti chiave dell'accordo raggiunto dai ministri dell'Interno di Italia e Francia, Roberto Maroni e Claude Gueant, che sigla l'armistizio tra Roma e Parigi dopo giorni di tensioni.
Ma non c'e' tregua per il governo italiano: mentre si chiude, almeno formalmente, il fronte con Parigi, se ne apre un altro con Berlino. La Germania giudica i permessi temporanei di soggiorno concessi dall'Italia contrari "allo spirito di Schengen" e ha annunciato che sollevera' la questione lunedi' a Lussemburgo, al Consiglio dei ministri degli Affari interni. "Vediamo in queste misure prese dall'Italia un attentato alla spirito di Schengen, dobbiamo parlarne tra ministri tedeschi e italiani", ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno tedesco, Jens Teschke.

LAMPEDUSA QUASI SGOMBERA, MA CONTINUANO GLI ARRIVI - Definiti i punti di collaborazione, che saranno sollevati gia' lunedi' a Lussemburgo. In primo luogo, un rafforzamento dei pattugliamenti davanti alle coste nordafricane. "Per sollecitare l'Ue a contrastare l'immigrazione clandestina abbiamo concordemente deciso con la Francia un pattugliamento comune sulle coste tunisine, fra Italia e Francia, per bloccare le partenze dalla Tunisia", ha annunciato Maroni. Dal canto suo, Gueant non ha parlato espressamente di pattugliamenti congiunti italo-francesi, ma ha sostenuto che Roma e Parigi "chiederanno che Frontex", l'agenzia europea per il controllo delle frontiere, "possa attuare un'azione piu' efficace" e che Parigi e' "d'accordo a rafforzare i mezzi navali" .

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