Patto di Stabilità: Consulta, incostituzionale legge incarichi dirigenti. Palese, perseverare è diabolico

BARI. La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale (per violazione degli articoli 117, 3 e 97) la legge della Regione Puglia n.10 del 2 agosto 2010 ('Attuazione dei programmi comunitari e nazionali e dei processi di stabilizzazione'). La Consulta ha ritenuto fondato il ricorso del Governo, secondo cui poiche' e' accertato che la Regione Puglia ''non ha rispettato il patto di stabilita' interno, risulterebbero revocati di diritto 'gli incarichi dirigenziali e i contratti di lavoro che la legge impugnata ha inteso invece salvaguardare'''. La legge era stata abrogata dalla Regione nel marzo 2011, fatto questo che - secondo la Consulta - non determina la ''cessazione della materia del contendere dei rapporti esistenti'' perche' ''ha trovato applicazione per quasi otto mesi''.
“L’ennesima bocciatura da parte della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la Legge 10 del 2010 della Regione Puglia, dimostra che errare è umano ma perseverare è diabolico”. E' quanto dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.
“Abbiamo mille volte messo in guardia la Giunta regionale sul fatto che avendo sforato il Patto di Stabilità non era possibile procedere al rinnovo né alla proroga di contratti di consulenza e simili, (tanto che quella Legge non la votammo) ma come sempre non siamo stati ascoltati. E stavolta la Consulta è andata anche ben oltre l’impugnativa proposta dal Governo visto che, pur essendo stata nel frattempo abrogata la Legge Regionale, la Corte ha contestato il fatto che essa abbia trovato applicazione per otto mesi. Ci auguriamo ora che il Governo Vendola voglia cominciare a rispettare la Costituzione e le Leggi e le norme che regolano la finanza pubblica. Non condividerle, infatti, non autorizza certo a violarle. E ci auguriamo anche che sia finita la stagione di contrapposizione politica con il Governo nazionale, stagione nella quale decine di Leggi regionali pugliesi sono state approvate e portate avanti dal Governo Vendola pur nella consapevolezza che sarebbero state poi impugnate dal Governo e bocciate dalla Consulta”.

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