Santa Cesarea, le colombe bianche e le terme


di Vittorio Polito. Santa Cesarea, patrona della omonima città delle Terme in provincia di Lecce, ha una storia tra le più affascinanti di quelle che riguardano i Santi salentini. Secondo gli studiosi il culto risale al 1600, ma pare che le sue radici risalgano addirittura all’età ellenistica, anche se sul suo conto nulla è stato provato storicamente. Essa però è fortemente esistita nella immaginazione e nella fede del popolo al punto da operare innegabilmente sul processo storico.
Secondo la leggenda della letteratura devota, ricordata da Nicola De Donno, nel suo libro “Santa Cesarea Terme”, (Congedo Editore), due ricchi signori Luigi e Lucrezia, coniugi da circa un decennio non avevano figli, pur avendone gran desiderio. Un eremita, Giuseppe Benigno che si recava spesso a far visita nella loro casa, a conoscenza dell’ardente preghiera di Lucrezia alla Vergine, le profetizza la nascita di un figlio. Lucrezia fa così voto di consacrare alla Madonna il nascituro. La nascita di una bambina avviene l’8 dicembre e Lucrezia impone alla neonata il nome di Cesarea e, dopo il solenne battesimo, secondo la condizione signorile della famiglia, la bimba viene affidata ad una balia, certa Caterina Felice, religiosissima, che molto influisce sull’avvio di Cesaria alla fede e alla pietà. All’età di dieci anni Cesaria viene affidata per l’istruzione ad un dotto sacerdote ed in virtù di tale educazione ella si consacra segretamente a Dio ed alla Vergine.
Lucrezia, morta prematuramente, raccomandò al marito, nell’eventualità della scelta di una nuova compagna, di tener presente non la bellezza esterna, ma la probità e la virtù dell’animo, proprio come la figlia Cesarea. Luigi, invece, trascorsi due anni, sente sempre più il bisogno di una nuova compagna e non trovandola, si infiammò di libidine incestuosa verso la figlia, per cui con l’assenso o con la violenza avrebbe costretto la figlia a prendere il posto della madre. Ma, al rifiuto di Cesaria, egli minaccia di ucciderla ed allora Cesaria con uno stratagemma, fingendosi disposta a ricoprire tale ruolo, invita il padre ad andare a letto, mentre lei, col pretesto di andarsi a lavare i piedi, si allontana e in una stanza accanto mette in una bacinella con un po’ d’acqua due colombe bianche legate, le quali, con il loro batter d’ali davano l’impressione che qualcuno si stesse lavando e mentre questo accadeva, Cesaria fuggiva. Il padre la cercò per tutta la casa e non trovandola andò alla sua ricerca raggiungendola sul promontorio di Castro ma, mentre un angelo dall’aspetto di un giovane guerriero indica a Cesarea l’apertura di una rupe presso la quale poteva salvarsi, il padre si ritrova in una densa e nera nuvola, precipitando così dall’alta scogliera nel mare e nell’inferno.
Cesaria dal momento che entrò nella grotta indicata dall’Angelo non comparve mai più, seguitando a vivere all’interno, non mancando la Divina Provvidenza per il suo sostentamento. Lì fu raggiunta dalle due colombe, ormai liberate dai lacci.
Fin qui la leggenda, ma la realtà è che natura e tranquillità sono i vantaggi che questa cittadina offre a turisti e visitatori. Il paesaggio è uno tra i più belli e suggestivi del Salento, la natura dipinge scorci che incantano anche il visitatore più distratto. Tra le attrattive di Santa Cesarea Terme c’è anche la possibilità di incantevoli escursioni costiere (Castro, grotta della Zinzulusa, Porto Badisco), e di affascinanti immersioni subacquee in un mondo dalla incomparabile bellezza.
Santa Cesarea, patrona dell’omonima cittadina in provincia di Lecce, la cui festa liturgica è il 15 maggio, si festeggia a metà settembre. Una sua statua viene portata in processione accompagnata da numerosi fedeli e turisti che giungono nella cittadina per assistere alla suggestiva processione a mare che con un corteo di barche giunge alla grotta dove sarebbe vissuta e morta.
Le Terme di Santa Cesarea, invece, in sintonia con le bellezze naturali del mare e del paesaggio e per alleviare le sofferenze dei pazienti assicurano terapie idropiniche (inalazioni, insufflazioni, fanghi, bagni, idromassaggi,), ed in sinergia con l’effetto delle proprie acque sorgive (solfuree), provenienti dalle grotte Gattulla, Fetida, Solfurea e Solfatara, propongono anche una linea di trattamenti di bellezza.
In questa linea sono disponibili una serie di pacchetti termali che prevedono settimane “Antistress”, “Benessere” e “Anticellulite”, quindi terapia estetica, massaggi, kinesiterapia, linfodrenaggi, riflessologia, ecc., per consentire all’individuo di essere in armonia con la sua complessità psicosomatica e di godere quindi ottima salute, dal momento che il progresso, attraverso i suoi ritmi frenetici, lo costringe continuamente a disagi e malesseri di varia natura.

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