Meredith: processo ripreso con arringa difesa Knox

PERUGIA. E' ripreso con l'arringa della difesa di Amanda Knox, il processo davanti alla Corte di assise di appello di Perugia che dovra' giudicare la ragazza di Seattle e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. Amanda in primo grado e' stata condannata a 26 anni di carcere. Nei suoi confronti anche l'accusa di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. A prendere per primo la parola oggi l'avvocato Carlo Dalla Vedova. Presenti in aula i due imputati e tutta la famiglia della Knox, oltre a un piccolo gruppo di sostenitori della ragazza americana arrivati da Seattle. Dopo Dalla Vedova la parola passera' all'avvocato Luciano Ghirga. Per domani sono invece previste le repliche.

LUNEDI' CAMERA CONSIGLIO APPELLO - Entrera' in camera di consiglio lunedi' prossimo la Corte d'assise d'appello di Perugia davanti alla quale si svolge il processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo ha annunciato il presidente del collegio Claudio Pratillo Hellman alla ripresa dell'udienza di oggi dopo una pausa. Domani sono in programma le repliche delle parti. Lunedi' - ha spiegato il presidente - parleranno gli ultimi difensori dei due imputati. Poi la camera di consiglio e quindi la sentenza.

IMMAGINE KNOX MASSACRATA SUI DATI SENSIBILI - L'immagine di Amanda Knox "é stata massacrata su dati sensibili come sesso e salute, anche da sette libri". Lo ha sostenuto l'avvocato Luciano Ghirga, uno dei difensori dell'americana aprendo oggi pomeriggio la sua arringa davanti alla Corte d'assise d'appello di Perugia. "Un processo che inizia il 7 novembre del 2007 - ha sottolineato il legale -, il giorno precedente all'udienza di convalida del fermo (avvenuto il 6 novembre - ndr) con la pubblicazione del verbale del provvedimento".
Dalla "conoscenza degli atti" ma anche nel corso degli "oltre 200 colloqui in carcere" avuti con la studentessa americana "essendo il suo avvocato perugino", Ghirga ha sostenuto di aver raggiunto la convinzione "nell'innocenza di Amanda Knox" e nella correttezza di "attenersi alla regola processuale" a proposito del riserbo.
Il legale ha rimarcato il fatto che la difesa non si e' mai esposta mediaticamente, a parte le "brevi interviste" uscendo dalle udienze. Percio', ha concluso, "non accettiamo lezioni di strumentalizzazione", ne' di "aver ceduto al trappolone mediatico'".

LEGALE, ASSOLUZIONE UNICA DECISIONE POSSIBILE - Chiede l'assoluzione di Amanda Knox, l'avvocato Carlo Dalla Vedova, uno dei suoi legali, concludendo la sua arringa difensiva. Dalla Vedova ha sottolineato a piu' riprese l'"illogicita'" di numerosi passaggi della sentenza di primo grado. "Alla luce dell'assoluta incapacita' della sentenza di raggiungere i limiti di legge per la condanna - ha detto - dei gravi e gravissimi errori fatti, dell'incertezza in cui tuttora permaniamo, l'unica decisione possibile che puo' essere presa e' l'assoluzione di Amanda Knox".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto