Liguria e Toscana sommerse dal fango, 7 morti

ROMA. Strade interrotte, ponti crollati, viadotti danneggiati e collegamenti in Toscana e in Liguria resi difficili. Sette morti identificati, sette dispersi ma, purtroppo, il bilancio delle vittime destinato di ora in ora ad aumentare. Questo il disastro causato dall'alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana. Sono sei le vittime, secondo la Prefettura, nove secondo la Protezione Civile, le vittime dell'alluvione. Quattro corpi sono stati ritrovati nello Spezzino, in Liguria, e due in Lunigiana, in Toscana. Otto, al momento, sono i dispersi in Liguria, mentre in Toscana non ce ne sono. Per domani e' previsto l'arrivo di alcune unita' dell'Esercito.

Squadre dei vigili del fuoco hanno utilizzato particolari gommoni, rinforzati, abitualmente in uso da chi pratica rafting. Nella notte salvate oltre 50 persone che avevano trovato rifugio sugli alberi. Il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, e' sul posto per fare il punto della situazione anche in relazione alla richiesta dello stato d'emergenza evocata dagli amministratori locali di Liguria e Toscana. Le priorita' per la Protezione civile ora, ha ribadito Gabrielli, "sono innanzitutto l'assistenza alla popolazione" e poi "il ripristino dei servizi essenziali".
Molte zone alluvionate, ha spiegato, "sono senza rete elettrica, e in altre sono compromessi acqua e gas.
C'e' un problema di mancata prevenzione generale, in un territorio troppo antropizzato dove spesso non sono stati fatti interventi per la mitigazione dei rischi". "Gli uomini e le donne delle forze armate sono stati allertati per verificare altre situazioni ed eventualmente intervenire - ha detto a sua volta il ministro della Difesa, Ignazio La Russa - Ministero e forze armate sono a disposizione per fornire aiuto alle popolazioni civili, su richiesta delle Prefetture". Attualmente, ha sottolineato, "sono impegnati due elicotteri della marina militare a La Spezia e a Massa Carrara, 125 uomini sono all'opera dall'inizio dell'emergenza adoperandosi anche in compiti di bassa manovalanza, armati di pale e badili".