Scajola scrive a Berlusconi: dividono condono e Bankitalia

ROMA. Settimana impegnativa per il governo alle prese con la definizione dei decreti sullo sviluppo, l'approvazione del disegno di legge sulle intercettazioni alla Camera e la nomina del nuovo governatore della Banca d'Italia.

Claudio Scajola, che guida i frondisti del Pdl insieme a Beppe Pisanu, ha inviato una lettera riservata a Silvio Berlusconi per spiegare le ragioni del malessere che alberga in alcuni settori del partito. Il premier ne avrebbe discusso ieri con Angelino Alfano, segretario del Pdl, che lo ha incontrato ad Arcore. A preoccupare Berlusconi e' la notizia che ai frondisti potrebbe aderire anche Gianni Alemanno, sindaco di Roma.

Proprio Alfano ha il compito di verificare le richieste dei frondisti che puntano a un allargamento della maggioranza in direzione dell'Udc e chiedono un passo indietro a Berlusconi. Per evitare incognite pericolose nei voti a scrutinio segreto sugli emendamenti al disegno di legge intercettazioni che inizieranno domani, il segretario del Pdl potrebbe anticipare a mercoledi' l'incontro con Scajola fissato in un primo tempo a giovedi'.

Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, insiste intanto nel difendere l'ipotesi che il governo vari un condono fiscale: ''Invece di fare un confronto serio, senza tabu' ideologici, su come misurarsi di qui alla fine della legislatura con il nodo decisivo dell'abbattimento del debito, si e' sviluppata una discussione che si e' incentrata soltanto sul problema condono''.

Nel vertice che si e' tenuto ieri nella sede della Lega a Milano tra Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, e Umberto Bossi che era accompagnato da altri dirigenti del Carroccio, si e' invece preso posizione contro l'ipotesi del condono.

Bossi e Tremonti hanno inoltre confermato il loro accordo nel ritenere che il governo debba continuare la propria marcia fino a quando e' sostenuto da una maggioranza parlamentare.

Nella riunione sarebbe stata ribadita la posizione dei due ministri a favore di Vittorio Grilli, direttore generale del Ministero del Tesoro, come successore di Mario Draghi alla Banca d'Italia. Il Pdl continua invece a preferire in quel ruolo Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d'Italia. Contro il condono e' schierata l'opposizione. Spiega Stefano Fassina, responsabile del Dipartimento economia del Pd: ''L'insistenza dell'onorevole Cicchitto a favore dell'ennesimo condono e' un pessimo messaggio per la credibilita' e l'affidabilita' politica dell'Italia ma soprattutto umilia lavoratori e imprenditori che, nonostante la crisi, continuano a fare faticosamente il loro dovere. Dobbiamo invece combattere l'evasione''.

Acque agitate anche in casa Pd. La riunione della minoranza guidata da Walter Veltroni si e' espressa a favore di un governo di responsabilita' e contro le elezioni anticipate, in caso di crisi dell'esecutivo guidato da Berlusconi. L'incontro - a cui hanno partecipato Dario Franceschini, capogruppo alla Camera, ed Enrico Letta, vicesegretario del partito - ha convenuto sulla necessita' per il Pd di pensare ad alleanze con il centro. Si tratta di una esplicita critica al segretario Pier Luigi Bersani che ha gia' stretto un patto unitario con Nichi Vendola e Antonio Di Pietro.

Spiega polemico Veltroni: ''Non e' vero che vogliamo un governo di transizione per indebolire Bersani, come non e' vero che Bersani parla di elezioni perche' le vuole e pensa di salvare cosi' la sua leadership''.

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