Scandalo sanità: Gianpi non parla ai cronisti. Vertice tra pm Bari e Roma


BARI. ''Nulla da dichiarare'': solo questo ha detto Gianpaolo Tarantini ai giornalisti, uscendo pochi minuti fa dall'aula del tribunale di Bari dove ha assistito all'udienza del procedimento in cui e' imputato per affidamenti di forniture agli ospedali pugliesi di protesi commercializzate dalle sue aziende. Il processo riguarda un periodo tra il 2001 e il 2004: rimasto fermo per anni nella fase delle indagini preliminari, e' stato riesumato quando e' divampata la vicenda escort. Entro due anni tutti i reati saranno prescritti. (leggi anche: Palma: ispezioni a Bari e Napoli)

VERTICE TRA PM ROMA E BARI - E' durato circa tre ore l'incontro tra i magistrati di Roma e quello di Bari che hanno discusso della configurazione giuridica del fatto contestato e del denaro che Silvio Berlusconi destino' a Giampaolo Tarantini. Quella di oggi e' stata una prima presa di contatto dopo che per decisione del Tribunale del Riesame di Napoli era stata dichiarata la competenza del Tribunale di Bari, l'ufficio del pubblico ministero di Roma aveva inviato ai magistrati di questa citta' il fascicolo relativo alla presunta estorsione compiuta ai danni di Berlusconi.
Nei prossimi tempi potrebbero esserci altri incontri tra le due Procure per configurare l'esatta situazione creata dalla vicenda nella quale per quanto riguarda Valter Lavitola i magistrati hanno configurato l'accusa di induzione a rendere alla magistratura dichiarazioni mendaci circa la presunta estorsione compiuta ai danni di Silvio Berlusconi.

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