Anno giudiziario: gli avvocati baresi contestano l'operato "opaco" del Governo

di Fabrizio Tangorra. “Leggeremo un comunicato nell’aula magna della Corte d’Appello e poi ci ritireremo”. Queste le parole del presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari, Manuel Virgintino, nella conferenza stampa di ieri, in cui ha chiarito le ragioni di questa protesta organizzata in tutta Italia.
Gli avvocati sono scontenti delle scelte operate da questo governo e preoccupati per la giurisdizione in Italia. “L'aumento indiscriminato delle tasse di accesso, allontana il cittadino e ne rende più difficoltosa la difesa dei diritti” ha proseguito Virgintino, preoccupato che l’operato di questo governo favorisca piuttosto la giustizia privata, lontana dai valori costituzionali di giustizia pubblica, aperta a tutti i cittadini e, specialmente, alle fasce sociali più deboli.
I punti di scontro sono tanti, dall’abolizione dei minimi tariffari all’istituzione di soli dodici tribunali per le imprese, ma su tutti pesa anche il mancato confronto con il governo, il cui agire è stato definito “opaco” dagli avvocati. Egidio Sarno, presidente della Camera penale di Bari, pone, inoltre, l’accento sull’ottica di questo governo “di considerare l'avvocatura una merce su cui si possono organizzare società di capitali a fini di lucro”. I professionisti si trasformerebbero così in imprenditori e uomini d’affari e le società di avvocati potrebbero avere soci di maggioranza di puro capitale.
La protesta si terrà in tutta Italia. A Napoli, questa mattina, gli avvocati si sono presentati alla cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario con un cerotto bianco sulla bocca.

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