Dolce&Gabbana chiede scusa agli abitanti di Hong Kong

Il marchio italiano e' finito al centro di una bufera dopo che un addetto alla sicurezza della boutique, sita nella strada della moda hongkonghese, ha impedito a un ragazzo di fotografare la vetrina. Un divieto che, a detta dell'uomo della security, sarebbe rivolto solo ai cittadini dell'ex colonia britannica, non ai turisti cinesi.
Ai giornali locali, nei giorni successivi all'incidente, i titolari della boutique avevano spiegato che il divieto ha lo scopo di contrastare il fenomeno della contraffazione e di proteggere la proprieta' intellettuale. Ma perche', allora, esentare i cittadini della Cina continentale? La societa' glissa sul motivo. "Se Dolce&Gabbana discrimina gli hongkonghesi dovrebbe trasferire altrove le sue attivita'": la vicenda, raccontata su Facebook dalla vittima, ha scatenato l'ira dei cittadini sia sul web che fuori.