Mennea: presto in funzione impianto di affinamento acque reflue di Barletta

BARLETTA. “Ancora pochi giorni e, se tutti gli enti coinvolti compiranno il proprio dovere, finalmente gli agricoltori di Barletta potranno contare sull’impianto di affinamento delle acque reflue per irrigare i propri campi, certamente entro l’attuale stagione irrigua”. Ad annuncialo è Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, attento conoscitore del lungo iter tecnico e burocratico che finalmente appare in dirittura d’arrivo. “Entro i prossimi dieci giorni - puntualizza Mennea - la Regione Puglia ha chiesto a tutte la parti in causa, vale a dire Acquedotto Pugliese, Arif, Consorzio di bonifica, Provincia Bat e Comune di Barletta, le proposte di modifica al Protocollo di intesa così come concordate nella riunione del 24 aprile scorso. Inoltre si attende la trasmissione ufficiale, da parte dell’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali, del ‘Programma di utilizzo della risorsa’ e delle notizie richieste in merito ai pozzi del comprensorio irriguo per l’ulteriore verifica dei volumi emunti.
Certo che ognuno manterrà l’impegno nei tempi prestabiliti - aggiunge il consigliere regionale del Pd - ho già chiesto all’assessore regionale alle opere pubbliche, Fabiano Amati, di fissare il giorno in cui ci sarà la sottoscrizione del protocollo d’intesa e di programmare l’inaugurazione dell’impianto e la conseguente messa in funzione. Siamo alla fine di una storia infinita, che ho avuto modo di seguire dettagliatamente dal 2010. A luglio dello scorso anno abbiamo raggiunto il primo obiettivo, il collaudo. Ora, con la firma del protocollo, si chiude definitivamente anche la procedura burocratica. L’impianto di affinamento potrà entrare in funzione e alimentare la rete di distribuzione irrigua dell’agro barlettano, attingendo dalle acque reflue opportunamente depurate. Ciò consentirà di ridurre sensibilmente l’inquinamento marittimo prima dell’inizio della stagione balneare, visto che le acque reflue non saranno più scaricate in mare.
Un’opera, questa, che oltre ad andare incontro alle esigenze degli agricoltori barlettani, consentirà di tutelare concretamente la vocazione turistica della città, molto spesso sbandierata solo a parole, restituendo inoltre ai barlettani quel mare pulito in cui facevano il bagno anni fa. Il funzionamento dell’impianto eviterà anche il depauperamento delle falde acquifere da parte degli operatori agricoli, che non dovranno più utilizzare acque salmastre, molto dannose per le colture, né saranno costretti a ricorrere alla realizzazione di pozzi costosi quanto dannosi per l’ambiente.
Era paradossale, - conclude Mennea - che un’opera costata diversi milioni di euro alla Regione Puglia e al Comune di Barletta restasse inutilizzata e, in seguito al conseguente degrado, si tramutasse in spreco di denaro pubblico”.

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