Euro 2012: formazione anti-Irlanda e futuro azzurro. Prandelli a tutto campo non 'anticipa'

di Nicola Zuccaro. "Ho sempre detto che bisogna saper cambiare di partita in partita e da partita a partita. Se la difesa è a tre De Rossi è lì. Se serve profondità in attacco De Rossi sta a centrocampo".

Si può leggere fra le righe di questa dichiarazione, contrariamente a quanto è stato detto e scritto in questi 2 anni di commissariamento tecnico che, il pensiero tattico di Cesare Prandelli, è più duttile di quanto si potesse pensare.

Le ultime notizie dalla rifinitura indicano che Balotelli resterà fuori per un risentimento muscolare e che dal 1' il tandem d'attacco sarà composto da Di Natale e da Cassano. Concretezza e fantasia assieme supportate da un centrocampo che dovrebbe vedere il " ritorno" di De Rossi a sostegno di Pirlo e di Thiago Motta per via del ritorno di Balzaretti al centro della difesa.

In attesa di conferme, il ct azzurro durante la conferenza stampa della vigilia ha respinto, con stizza, parole quali biscotto e futuro. Sulla prima respinge questa inquietante ipotesi che vedrebbe il 2-2 fra Spagna e Croazia ribadendo (gli ha fatto eco Chiellini) che gli azzurri sono carichi e che scenderanno in campo non pensando a questo risultato ma al proprio ossia ad un successo, il più largo possibile.

Una posizione netta che allontana anche la parola futuro sulla quale Prandelli anticipa. "Rivediamoci dopo la finale del 1 Luglio", ma poi "se le cose dovessero andar male mi assumerò le responsabilità analizzando a freddo i perchè".

Una posizione da schiena dritta specie quando da allievo affronterà il suo maestro Giovanni Trapattoni a cui rinnova la stima estesa al suo secondo e compagno di squadra ai tempi della Juventus, Marco Tardelli. I precedenti per l'Italia contro l'Irlanda non portano bene. Dopo 2 pareggi nel 2010 non si batte la selezione verde dal 17 Agosto 2005 (2-1 a Dublino), prima della sconfitta risalente al 7 Giugno 2011.

Una tabella deficitaria per l'Italia tanto da dover maturare negli azzurri quel giusto spirito di rivincita tanto da poter chiudere i conti con la qualificazione se lo permetteranno sia la Spagna che la Croazia. Del Bosque e Bilic fanno sapere dai rispettivi ritiri che la "cultura del biscotto" non è nel Dna delle loro selezioni e che si giocherà per vincere. Sarà vero? La conferma alle 20.45.

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