Legge elettorale: presto vertice tra i leader di maggioranza. "Basta con la ammuina"
di Redazione. Prove di dialogo sulla legge elettorale tra i maggiori partiti della scena politica italiana. ''Se i partiti riuscissero, come Napolitano spesso sollecita a fare, a trovare un accordo per la riforma della legge elettorale, si darebbe il senso di un progresso realizzato e anche i mercati e i cittadini, che sono piu' importanti dei mercati, sarebbero rassicurati''.Sono le parole con le quali ieri sera il premier Mario Monti, dai microfoni di Tgcom24, e' intervenuto metodologicamente nel confronto sulla riforma della legge elettorale. Quanto alla durata del suo esecutivo, il premier ribadisce che ''l'obiettivo non e' durare ma mettere la societa' italiana sulla strada della crescita che e' lunga da percorrere, i risultati si vedranno piu' avanti ma il governo vuole essere sicuro di lasciare quando sara' completato il suo compito''.
Intanto sul fronte della trattativa tra i partiti di maggioranza non ci sono particolari novita' nei contatti tra Maurizio Migliavacca (Pd), Denis Verdini (Pdl) e Ferdinando Adornato (Udc) che hanno il compito di occuparsi della legge elettorale. Il Pd insiste nel rifiuto delle preferenze a favore di candidati di collegio e nel chiedere un premio di almeno il 10% per il partito vincente, se si dovesse scegliere un modello proporzionale con soglia di sbarramento al 5% per entrare in Parlamento. Il Pdl preferisce invece per il reinserimento delle preferenze. All'Udc sarebbe sufficiente ricalcare la legge elettorale proporzionale tedesca.
Della questione, secondo quanto riferito da Migliavacca, Verdini e Adornato, potrebbero occuparsi direttamente nei prossimi giorni gli stessi leader Pier Ferdinando Casini, Pier Luigi Bersani e Angelino Alfano con un vertice ad hoc. L'obiettivo resta quello di dare un segnale positivo d'intesa entro il 10 agosto, prima della pausa estiva delle Camere. Allo stesso obiettivo lavorano Carlo Vizzini, Pdl, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, e i relatori sulla riforma elettorale Lucio Malan (Pdl) ed Enzo Bianco (Pd). Hanno fissato una nuova riunione del comitato ristretto sulla legge elettorale per il 31 luglio e si sono impegnati a formulare una ipotesi di riforma, con le varie ipotesi alternative sui punti controversi, entro il 10 agosto.
Una sponda verso Alfano e Bersani e' intanto arrivata da Casini, nella conferenza stampa che ha tenuto dopo l'incontro in mattinata con Monti: ''Basta con la ammuina. A Pd e Pdl dico usciamo dai conciliaboli segreti e smettiamo di andare in ordine sparso. Facciamo una riunione di maggioranza per una piattaforma di accordo sulla legge elettorale''. Il leader dell'Udc ha poi aggiunto: ''Il premier auspica evidentemente che le prove d'intesa nella maggioranza sulla legge elettorale si concretizzino. Ci sono le condizioni per venire a capo del tema delle preferenze e dei collegi, che non e' dirimente, perche' si potrebbe procedere, come nel passato, con un diverso criterio per Camera e Senato, con i collegi uninominali al Senato e le preferenze alla Camera''.
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