Ospedale di Monopoli: Attolini ai cittadini, tranquilli non cambierà nulla

MONOPOLI (BA). ''A 48 ore dall'inizio del presidio siamo ancora in attesa di un cenno del presidente della Regione Puglia''. Lo afferma il sindaco di Monopoli, Emilio Romani (Pdl), che da venerdi', assieme alla sua giunta, presidia notte e giorno l'ospedale 'San Giacomo' per protestare contro la chiusura di alcuni reparti. Secondo Romani, se Vendola non verra' a Monopoli ''saremo costretti ad alzare la temperatura di una partita la cui posta in gioco e' fondamentale''. “Ho a cuore i cittadini, il mio impegno è garantire la tutela del diritto alla salute dei pugliesi, soprattutto in un periodo così difficile di crisi economica e di tagli al welfare.

"I cittadini di Monopoli possono stare tranquilli: i servizi dell’Ospedale San Giacomo sono garantiti”.
Così l’assessore alle Politiche della Salute Ettore Attolini risponde alle proteste di questi giorni che riguardano la presunta chiusura di alcuni reparti dell’Ospedale San Giacomo di Monopoli.

“Ci tengo a rassicurare i cittadini di Monopoli e dei comuni vicini che non cambierà nulla. Nel piano di riordino della rete ospedaliera è prevista, a fronte della chiusura dei reparti di UTIC non dotati del laboratorio di emodinamica (come quello dell’ospedale di Monopoli), dove vengono effettuate le procedure di angioplastica sui pazienti con infarto acuto del miocardio STEMI, l’attivazione di un’area critica all’interno del reparto di cardiologia, dedicata alla presa in carico dei pazienti cardiopatici complessi (con infarto non STEMI, aritmie complesse, scompenso cardiaco ecc): in sostanza le stesse patologie che vengono ricoverate attualmente nel reparto di cardiologia-UTIC  e che continueranno quindi ad essere trattate nello stesso reparto per il quale non è previsto, quindi,  nessun ridimensionamento in termini di attività (tranne la perdita del solo codice UTIC, sostituito dalla area critica). Gli infarti più complessi (STEMI), così come già accade oggi, saranno trasferiti nel reparto cardiologico di riferimento dotato di laboratorio di emodinamica (ospedale Di Venere) e superata la fase critica ritrasferiti nel reparto di Monopoli.

Inoltre, nella revisione del regolamento di riordino della rete ospedaliera, è prevista la riapertura del reparto di pediatria che conserva lo stesso numero di posti letto (10), oltre a conservare il nido. Credo che queste iniziative non possano che tranquillizzare i cittadini, dal momento che quello di Monopoli resta un presidio ospedaliero  strategico per il sistema, in considerazione anche della sua particolare collocazione geografica.

Trovo di pessimo gusto, invece, strumentalizzare le vicende della salute per fini politici, come probabilmente sta accadendo a Monopoli. Stigmatizzo fortemente l’atteggiamento irresponsabile di amministratori locali e politici, che pensano di creare e cavalcare problematiche sanitarie nei territori, per poi utilizzarle a scopi politico-elettorali. E’ un modo di fare politica controproducente, che mi spinge una volta di più a dire che la contesa politica ed elettoralistica deve fare un passo indietro quando arriva a toccare tematiche così sensibili e importanti, come la salute”.

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