Salgono gli immigrati in Italia: sono 5 milioni ma nel 2065 supereranno i 14
ROMA. Cresce ancora il dato sull'immigrazione nel Belpaese. Il numero complessivo degli immigrati regolari, inclusi i comunitari e quelli non ancora iscritti in anagrafe, abbia di poco superato i 5 milioni di persone alla fine del 2011, un numero appena piu' alto di quello stimato lo scorso anno (5.011.000 rispetto a 4.968.000). E' quanto emerge dal Dossier Statistico Immigrazione 2012 realizzato dalla Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes.
Nel 2011 il Ministero degli Affari Esteri ha rilasciato 231.750 visti per inserimento stabile, in prevalenza per motivi di lavoro e di famiglia, mentre sono stati circa 263 mila i permessi di soggiorno validi alla fine del 2010 che, dopo essere scaduti, non sono risultati rinnovati alla fine del 2011.
Il numero stimato dei comunitari (1.373.000, per l'87% provenienti dai nuovi 12 Stati membri) e' stato ottenuto applicando ai residenti a fine 2010 lo stesso tasso d'aumento riscontrato tra i soggiornanti non comunitari nel 2011. Le principali collettivita' sono risultate: Romania 997.000, Polonia 112.000, Bulgaria 53.000, Germania 44.000, Francia 34.000, Gran Bretagna 30.000, Spagna 20.000 e Paesi Bassi 9.000.
La ripartizione della stima totale per aree continentali vede prevalere l'Europa, tra comunitari (27,4%) e non comunitari (23,4%), seguita dall'Africa (22,1%), dall'Asia (18,8%) e dall'America (8,3%), mentre le poche migliaia di persone provenienti dall'Oceania e gli apolidi non raggiungono neppure lo 0,1%.
Tra i soggiornanti europei non comunitari (1.171.163), gli albanesi sono i piu' numerosi (491.495). Seguono 223.782 ucraini; 147.519 moldavi; 101.554 serbi e montenegrini; 82.209 macedoni; 37.090 russi; tra i 20mila e i 30mila ciascuno, i bosniaci, i croati e i turchi.
Per quanto riguarda il continente africano, alla fine del 2011 i marocchini risultano essere la prima collettivita', con 506.369 soggiornanti (i piu' numerosi anche tra tutti i non comunitari). Le altre grandi collettivita' africane provengono da Tunisia (122.595), Egitto (117.145), Senegal (87.311), Nigeria (57.011), Ghana (51.924); seguono Algeria (28.081) e Costa d'Avorio (24.235); quindi, con circa 15 mila soggiornanti, Burkina Faso e, con 10 mila soggiornanti o poco meno, Camerun, Eritrea, Etiopia, Mauritius e Somalia. In totale, i soggiornanti africani sono 1.105.826.
Gli immigrati dall'Asia, che alla fine del 2010 hanno inciso per il 12,7% sull'insieme dei residenti stranieri nell'Unione Europea, nell'anno successivo sono arrivati a incidere in Italia per 6 punti percentuali in piu', per un totale di 924.443 soggiornanti. In particolare, l'Italia e' lo Stato membro che nell'UE accoglie le collettivita' piu' numerose di cinesi (277.570 soggiornanti nel 2011), filippini (152.382), bangladesi (106.671) e srilankesi (94.577), mentre e' il secondo Stato per quanto riguarda la presenza di indiani (145.164) e pakistani (90.185).
La componente americana totalizza nel suo complesso 415.241 soggiornanti. Le principali collettivita' provengono dal Peru' con 107.847, dall'Ecuador con 89.626, dal Brasile con 48.230 e dagli Stati Uniti con 36.318, seguite - con circa 20mila soggiornanti ciascuna - dai cittadini della Colombia, di Cuba e della Repubblica Dominicana e quindi - con circa 10mila - di Argentina, Bolivia ed El Salvador.
E NEL 2065 SARANNO OLTRE 14 MLN - L'immigrazione in Italia continuera' a crescere. Secondo le previsioni sul futuro demografico del paese (scenario medio), infatti, nel 2065 la popolazione complessiva (61,3 milioni di residenti) sara' l'esito di una diminuzione degli italiani di 11,5 milioni (28,5 milioni di nascite e 40 milioni di decessi) e di un saldo positivo di 12 milioni delle migrazioni con l'estero (17,9 milioni di ingressi contro 5,9 milioni di uscite): in questo nuovo scenario demografico gli stranieri supereranno i 14 milioni.
Nel 2011 il Ministero degli Affari Esteri ha rilasciato 231.750 visti per inserimento stabile, in prevalenza per motivi di lavoro e di famiglia, mentre sono stati circa 263 mila i permessi di soggiorno validi alla fine del 2010 che, dopo essere scaduti, non sono risultati rinnovati alla fine del 2011.
Il numero stimato dei comunitari (1.373.000, per l'87% provenienti dai nuovi 12 Stati membri) e' stato ottenuto applicando ai residenti a fine 2010 lo stesso tasso d'aumento riscontrato tra i soggiornanti non comunitari nel 2011. Le principali collettivita' sono risultate: Romania 997.000, Polonia 112.000, Bulgaria 53.000, Germania 44.000, Francia 34.000, Gran Bretagna 30.000, Spagna 20.000 e Paesi Bassi 9.000.
La ripartizione della stima totale per aree continentali vede prevalere l'Europa, tra comunitari (27,4%) e non comunitari (23,4%), seguita dall'Africa (22,1%), dall'Asia (18,8%) e dall'America (8,3%), mentre le poche migliaia di persone provenienti dall'Oceania e gli apolidi non raggiungono neppure lo 0,1%.
Tra i soggiornanti europei non comunitari (1.171.163), gli albanesi sono i piu' numerosi (491.495). Seguono 223.782 ucraini; 147.519 moldavi; 101.554 serbi e montenegrini; 82.209 macedoni; 37.090 russi; tra i 20mila e i 30mila ciascuno, i bosniaci, i croati e i turchi.
Per quanto riguarda il continente africano, alla fine del 2011 i marocchini risultano essere la prima collettivita', con 506.369 soggiornanti (i piu' numerosi anche tra tutti i non comunitari). Le altre grandi collettivita' africane provengono da Tunisia (122.595), Egitto (117.145), Senegal (87.311), Nigeria (57.011), Ghana (51.924); seguono Algeria (28.081) e Costa d'Avorio (24.235); quindi, con circa 15 mila soggiornanti, Burkina Faso e, con 10 mila soggiornanti o poco meno, Camerun, Eritrea, Etiopia, Mauritius e Somalia. In totale, i soggiornanti africani sono 1.105.826.
Gli immigrati dall'Asia, che alla fine del 2010 hanno inciso per il 12,7% sull'insieme dei residenti stranieri nell'Unione Europea, nell'anno successivo sono arrivati a incidere in Italia per 6 punti percentuali in piu', per un totale di 924.443 soggiornanti. In particolare, l'Italia e' lo Stato membro che nell'UE accoglie le collettivita' piu' numerose di cinesi (277.570 soggiornanti nel 2011), filippini (152.382), bangladesi (106.671) e srilankesi (94.577), mentre e' il secondo Stato per quanto riguarda la presenza di indiani (145.164) e pakistani (90.185).
La componente americana totalizza nel suo complesso 415.241 soggiornanti. Le principali collettivita' provengono dal Peru' con 107.847, dall'Ecuador con 89.626, dal Brasile con 48.230 e dagli Stati Uniti con 36.318, seguite - con circa 20mila soggiornanti ciascuna - dai cittadini della Colombia, di Cuba e della Repubblica Dominicana e quindi - con circa 10mila - di Argentina, Bolivia ed El Salvador.
E NEL 2065 SARANNO OLTRE 14 MLN - L'immigrazione in Italia continuera' a crescere. Secondo le previsioni sul futuro demografico del paese (scenario medio), infatti, nel 2065 la popolazione complessiva (61,3 milioni di residenti) sara' l'esito di una diminuzione degli italiani di 11,5 milioni (28,5 milioni di nascite e 40 milioni di decessi) e di un saldo positivo di 12 milioni delle migrazioni con l'estero (17,9 milioni di ingressi contro 5,9 milioni di uscite): in questo nuovo scenario demografico gli stranieri supereranno i 14 milioni.
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