Benedetto XVI: “la Puglia è molto bella”. Introna e politici pugliesi dal Papa

BARI. Le istituzioni pugliesi hanno incontrato Benedetto XVI. Udienza papale per il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna, che ha accompagnato nell’auditorium Paolo VI della Città del Vaticano (Sala Nervi) una delegazione delle Associazioni dei Consiglieri regionali e dei parlamentari pugliesi.
Con Introna, hanno reso omaggio al pontefice i presidenti dell’Associazione consiglieri regionali Luigi Ferlicchia e Angelo Rossi, ex deputati e senatori, sindaci e amministratori.

Al termine dell’udienza generale, dopo la catechesi, Sua Santità ha salutato la presenza dei rappresentanti del mondo istituzionale e politico pugliese. Introna ha poi raggiunto papa Ratzinger sull’ampio palco dominato dalla Resurrezione, la scultura di Pericle Fazzini, e si è soffermato in un breve colloquio. Il presidente ha offerto in dono al papa volumi che illustrano le bellezze della regione. All’invito del presidente: “Santità, la attendiamo in Puglia”, il Santo Padre ha risposto “La Puglia è molto bella, anche io vorrei venirci, se Dio vorrà”.
Nel pomeriggio di ieri, la delegazione dei politici pugliesi – ospite della Pontificia Università Urbaniana – è stata ricevuta dal cardinale Ferdinando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Un incontro tra corregionali, perché il cardinale, nato a Manduria e ordinato sacerdote a Galatone, ha avviato la sua carriera ecclesiastica in Puglia, prima di accedere nei primi anni Ottanta a quella diplomatica, per conto della Santa Sede. All’incontro hanno partecipato i postulatori accreditati presso la Congregazione delle Cause dei Santi, Bianca Maria Lorusso e Nicola Giampaolo.

Le nove Congregazioni sono organismi permanenti, dicasteri della Curia vaticana che collaborano col papa nell’attività spirituale e di governo. Quella diretta dal card. Filoni presiede all’opera missionaria della Chiesa e il prefetto pugliese ha sottolineato l’attività costante svolta nei Paesi più poveri e inospitali del mondo, non solo per portare il credo religioso, ma anche al servizio dell’educazione e della salute delle popolazioni, con la creazione e gestione di scuole e ospedali.
Il cardinale prefetto ha apprezzato l’avvio della causa di beatificazione del “Servo di Dio” Aldo Moro, che per la Chiesa, l’umanità e il popolo italiano è un modello da imitare, ha detto, per l’alto esempio dei valori umani messi al servizio della politica e del Paese.

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