"No ad una manovra dopo l'altra"

ROMA. "Non parlo di nuove manovre, bisogna vedere i conti". Ad evidenziarlo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, rispondendo ad una domanda a margine dell'inaugurazione della sede del circolo Romana-Calvairate a Milano. "Io - ha spiegato - sto ponendo il problema anche su scala europea: non bisogna inseguire sempre la recessione con manovre contro manovre". Il segretario ha detto di non essere stupito del fatto che Bankitalia preveda un 2013 di recessione. "E' da tempo che dico che il 2013 è un anno difficile per l'Italia e per l'Europa, il segno meno comincia ad arrivare anche in Europa. Adesso il punto è: noi a livello europeo innanzitutto, e poi italiano, intendiamo rincorrere la recessione con una manovra dietro l'altra? Perché finiamo per aggravarla".

"Non c'é mai stata un'ipotesi di desistenza", ha detto Bersani rispondendo alla domanda se è stato cercato un patto di desistenza con l'ex pm Ingroia e Rivoluzione Civile. "Un gesto consapevole rispetto alla situazione - ha aggiunto Bersani - sarebbe stato apprezzato. Non c'é bisogno di patti, c'é bisogno di prendersi le proprie responsabilità. Non mi metto a contrattare".

"Certamente - ha spiegato Bersani con accanto a sé il candidato al Pirellone Ambrosoli - un gesto di consapevolezza della situazione, ad esempio in Lombardia, sarebbe stato apprezzata. Ma secondo il segretario, per questo "non c'é bisogno di fare patti" se qualcuno si prende le proprie responsabilità "il mio apprezzamento non manca di sicuro".