Roma, parte nella piazze la corsa al Campidoglio

E' nelle piazze, ancorchè prima delle urne, la sfida. E per Roma scendono i campo i big. A due giorni dal voto per la conquista del Campidoglio si sono confrontati quasi in contemporanea Silvio Berlusconi a sostegno di Gianni Alemanno, Guglielmo Epifani con Ignazio Marino e Beppe Grillo per Marcello De Vito. Mentre l'antipartitico Alfio Marchini ha chiuso da solo nel suo ruolo di outsider. Ma nelle piazze non si é vista dappertutto la folla delle grandi occasioni: non più di qualche migliaio secondo gli stessi organizzatori dei comizi, ma M5S rivendica la presenza di 50 mila persone a piazza del Popolo. In generale un'affluenza forse ridotta dal traffico e dallo sciopero dei mezzi che ha messo in ginocchio gran parte di Roma.

ALEMANNO - "Non ci aspettavamo quello che abbiamo trovato, il disastro finanziario e il sentirci dire: 'Sindaco, non ci sono i soldi per gli stipendi'". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, aggiungendo che "questa è stata l'eredità lasciata dal 'Modello Roma' di Veltroni e Rutelli".  "Questa è una battaglia tra chi ci ha messo la faccia e tutte le energie che ha e chi ha bloccato la città e si inventa candidati che non esistono e che non sanno nulla di Roma", ha spiegato Alemanno durante il comizio di chiusura della sua campagna elettorale.
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EPIFANI - "E' stato importante tornare in questa piazza. E' un fatto simbolico". Così il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, a margine della manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Ignazio Marino, candidato a sindaco di Roma, a piazza San Giovanni. A chi gli chiedeva di commentare se ci fosse o no "una piazza vuota", Epifani ha risposto: "Questa è una festa, non è un comizio di una forza politica ma un luogo d'incontro".

"Non mi convince" eliminare solo il premio di maggioranza senza toccare le liste bloccate perché si rischia di produrre una legge "assolutamente non giusta" e un "Parlamento ingovernabile". Così il segretario del Pd Guglielmo Epifani che ribadisce: "noi abbiamo una preferenza per il Mattarellum ma si possono trovare altre strade". "E' una scelta giusta" abolire il finanziamento pubblico ai partiti e farlo "gradatamente" per tutelare coloro che lavorano nei partiti. iL segretario del Pd, che sottolinea la necessità di "introdurre un ordinamento democratico e trasparente" per le forze politiche.

"Il voto nelle città e nei Comuni ha sempre valenza locale, ma naturalmente, poi, ha un riflesso nazionale, in particolare il voto di Roma, che è la capitale. Qui c'é una sfida decisiva per il futuro della città", ha detto Epifani, al comizio di chiusura della campagna elettorale di Ignazio Marino. "Marino é il miglior candidato possibile - sottolinea - per restituire Roma ai cittadini e ridare speranza alla città, in anni in cui si è degradata da tutti i punti di vista".

MARINO - "Sono certo che torneremo al governo della Capitale e soprattutto che porteremo trasparenza, onestà e cultura del merito. Tutto quello che è mancato nella palude di Alemanno degli ultimi cinque anni". Così il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma Ignazio Marino a margine della chiusura della sua campagna elettorale in piazza San Giovanni. "Roma merita un governo di persone oneste - ha aggiunto - la Capitale così rinascerà ". Cosa mi ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani? "Che vinceremo". E a chi gli chiedeva se il Pd avesse dato il suo sostegno alla sua corsa al Campidoglio il chirurgo Dem ha risposto: "il Pd ha fatto anche di più. Dal primo momento Epifani, neo eletto segretario ha messo in campo tutte le forze che il partito ha".

"Cinque lunghi anni di una amministrazione comunale cupa, chiusa in sé stessa e tesa a premiare solo gli amici e i parenti, ci hanno sfinito. Adesso è il momento di dire basta". 'E' il momento di far sentire in Campidoglio la voce della gente, la voce di questa piazza, la voce di una città pulita e onesta che ha voglia di cambiare le cose. Questa è Roma e Roma siete voì, ha aggiunto.

'Daje San Giovanni' e 'Marino sindaco'. Queste le due scritte su un led che, a rotazione, dominano sul palco allestito in piazza San Giovanni dove si sta tenendo la festa di chiusura della campagna elettorale di Ignazio Marino, candidato sindaco di Roma. Lo slogan adottato dal chirurgo dem durante la sua corsa al Campidoglio è declinato in più striscioni e anche in versione hashtag di Twitter. In piazza le bandiere del Pd e quelle bianche di 'Marino sindaco' che sventolano. Centinaia le persone arrivate per ascoltare le parole dell'aspirante primo cittadino del centrosinistra e la tanta musica: dalle star del jazz Stefano Di Battista e Danilo Rea al premio Oscar Nicola Piovani, dai Velvet al Piotta. A condurre sul palcoscenico la serata è il comico Dario Vergassola.

MARCHINI - "La battuta su De Vito vicesindaco l'avevo già fatta. E' una battuta verso un ragazzo perbene con il quale c'é sicuramente simpatia reciproca. Ma la politica è un'altra cosa. Ognuno di noi corre per vincere". Lo scrive in una nota il candidato a sindaco Alfio Marchini in una nota.

"Io non lascerò sola Roma mai". Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini in occasione della chiusura della sua campagna elettorale a Parco Schuster. I suoi sostenitori, spiega Marchini, sono "un popolo che si è messo in marcia, che non è legato ad alcun partito, il cuore è il nostro simbolo". L'obiettivo di Marchini, spiega ai giornalisti presenti, è "fare qualcosa per Roma, ridare a Roma dignità, e farla uscire da questa drammatica crisi economica. Purtroppo, per farlo, bisogna spezzare il consociativismo". Interpellato su un 'corteggiamento' al Movimento 5 Stelle Marchini risponde: "Mi diverto perché i giorni dispari mi alleo con Alemanno, quelli pari con Marino e nei weekend con De Vito. E' incomprensibile per questo sistema capire che ci possa essere qualcuno che fa qualcosa senza accordi sotto banco, credendo di fare un'operazione giusta e vera per la città. Una città che amo da sempre". E la frase su 'De Vito vicesindaco'? "No - risponde sorridendo Marchini - De Vito è un bravo ragazzo, spesso ci troviamo insieme ai faccia a faccia e ci divertiamo perché prendiamo in giro Marino che ogni volta sembra reciti il Rosario, con tutte le cose che gli scrivono i suoi addetti stampa".

"Sono un uomo libero, di sinistra, se sono in questa piazza è perché vedo una speranza". Lo ha detto il cantautore romano Antonello Venditti che ha iniziato il concerto a Parco Schuster per la chiusura della campagna elettorale a sindaco di Roma Alfio Marchini. "Dire che sono contento di essere qui è poco - ha detto Venditti - mi ha spinto il grande rispetto che Alfio ha nei miei confronti e nei confronti della musica". Prima di Venditti ad intrattenere il pubblico è stato il comico Maurizio Battista che dopo il suo intervento ha fatto una battuta su Alfio Marchini: "Marchini? E' un volto levato ai fotoromanzi o a Centro vetrine, ma speriamo bene che sia utile alla causa, perché c'é una causa!".