Napolitano, se cade governo Letta danni irrecuperabili. Pd serra i ranghi, no a mozione sfiducia

ROMA - Se viene messa "a repentaglio la continuità di questo governo", "i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili". Lo ha detto il presidente Napolitano parlando oggi alla stampa parlamentare.

+ Ma i renziani insistono, mozione di sfiducia ad Alfano
Ancora fibrillazioni nel Pd, Civati: Franceschini minaccia espulsione. Ma il ministro smentisce

Quello che "deve anche oggi avere il primo posto nella nostra attenzione collettiva", per le istituzioni e per i partiti, "è la criticità delle condizioni economiche e sociali del nostro Paese". Lo ha detto il Presidente Napolitano oggi al Quirinale.

"Il clima di fiducia verso l'Italia può variare positivamente in presenza di una valida azione di governo e di un concreto processo di riforme" ma "potrebbe peggiorare anche bruscamente dinanzi a una nuova destabilizzazione del quadro politico italiano". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale.

Le parole del Capo dello Stato rimbalzano subito nei palazzi della politica e in particolare al Senato, dove poco dopo si riunisce il gruppo del Pd che, dopo un duro confronto, decide ad ampia maggioranza (si astengono, tra gli altri, 3 renziani, Laura Puppato e Felice Casson) che domani respingera' le mozioni di sfiducia di M5S e Sel contro il ministro Alfano, confermando cosi' la fiducia al governo.

Il segretario del Pd Epifani
PD, NO A MOZIONE SFIDUCIA ALFANO - Il gruppo del Pd del Senato ha approvato la proposta di votare 'no' domani in Aula al Senato alle mozioni di sfiducia al ministro Alfano. I voti a favore sono stati 80, sette gli astenuti e nessun contrario. Secondo quanto si apprende tra gli astenuti ci sarebbero, tra gli altri, Felice Casson e il renziano Andrea Marcucci. I renziani, nella riunione al gruppo in Senato con il segretario Guglielmo Epifani, hanno chiesto che il Pd presenti una propria mozione di sfiducia nei confronti del ministro Alfano. In subordine, secondo le indiscrezioni, un atto di censura nei confronti del ministro. Renzi in un'intervista a Famiglia cristiana afferma: 'Mai pensato a lasciare il Pd anche se sarebbe comodo andare via e fare un partito personale'.

Il Pdl è compatto nel sostegno ad Alfano e tutto il resto sono solo "resoconti e titoli inventati di sana pianta" per spargere veleno sul Pdl. "Stamani - afferma una nota di Palazzo Grazioli - il cosiddetto partito de 'La Repubblica' supera ogni limite nella smania di attaccare il Presidente Berlusconi". "Non solo - prosegue la nota - gli vengono attribuiti, addirittura tra virgolette, giudizi e commenti che non sono stati mai pensati né pronunciati, ma si insinua perfino il dubbio che il Presidente Berlusconi e il Popolo della Libertà non siano compatti nel sostegno al Ministro Alfano. Ancora una volta ci troviamo di fronte a resoconti e titoli inventati di sana pianta per spargere veleno sul Popolo della Libertà e sul dibattito politico".

Epifani, gruppo unanime, sostegno a governo - "Nel gruppo del Pd, c'è stata una discussione seria" e al termine "il gruppo praticamente all'unanimità ha condiviso l'idea che il governo deve andare avanti". Lo ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani dopo il voto nel gruppo sulle mozioni di sfiducia domani al Senato. Il gruppo del Pd voterà no alle mozioni di sfiducia di Sel e M5s al ministro Alfano ma "ritiene" che il caso Shalabayeva sia "una vicenda sulla quale sono rimaste molte ombre e problemi legati alla riorganizazzione della sicurezza". Lo ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani dopo il voto nel gruppo sulle mozioni di domani. Sono molto soddisfatto dell'andamento della discussione - ha detto Epifani - che ha portato un voto praticamente all'unanimità, con sette 7 astensioni". Epifani ha aggiunto, comunque che "questa vicenda ha aperto parecchi interrogativi, evidenziando molte nebbie e problemi sull'organizzazione di tutta la macchina della sicurezza italiana. Questo deve essere il tema centrale delle prossime settimane e dei prossimi mesi". "Ci sono state troppe falle nel sistema. Si tratta - ha proseguito Epifani - di una vicenda grave. Il Paese ha perso credibilità internazionale" e si è consentito all'ambasciata di un Paese di muoversi come voleva "cosa che non sarebbe successa in nessuna parte del mondo". Alla fine "sono risultati colpiti gravemente i diritti di due persone: di una madre e della figlia di sei anni", che sono state riportate in un Paese senza garanzie democratiche "con modalità senza riscontro in nessun altro Paese del mondo". Quanto all'andamento dell'assemblea, "è stata una discussione approfondita, ma è chiaro che si tratta di un voto che parla da solo" ha aggiunto, specificando che domani da parte del capogruppo Luigi Zanda ci sarà in aula una motivata illustrazione del no alla sfiducia.