Regionale 8, "Urge una ricognizione tecnico-amministrativa"

BARI - “Sulla strada regionale 8 Talsano-Avetrana penso che ci sia bisogno di una ricognizione tecnico-amministrativa per capire in che modo, nel corso degli anni, l’impegno della Giunta regionale di destinare risorse e finanziamenti sia stato poi degradato a mero impegno programmatorio”.
Lo ha detto il Consigliere regionale Fabiano Amati, commentando l’esito dei lavori odierni della V Commissione, convocata in audizione per esaminare il problema della valutazione d’impatto ambientale sull’opera.
“Quando avevo presentato la proposta di audizione al Presidente Pentassuglia - ha dichiarato - presupponevo che il problema fosse circoscritto alla Valutazione d’impatto ambientale, senza nemmeno subdorare il complicato iter sulla copertura finanziaria per la realizzazione dell’opera.

Oggi abbiamo saputo, invece, che l’argomento attiene addirittura alle fonti di finanziamento, per cui la questione ambientale deve essere logicamente rinviata.

È questo il motivo per cui ritengo indispensabile ricostruire con puntualità tutti i passaggi amministrativi della vicenda, con particolare riferimento agli atti di copertura finanziaria, ascoltando sul punto il Servizio regionale Attuazione del programma e l’Autorità di gestione.

Qualora dovesse risultare confermato il mancato finanziamento, reputo indispensabile che il Governo regionale predisponga tutte le condizioni utili per coprire finanziariamente la realizzazione dell’opera, se solo si consideri la volontà favorevole e pressoché unanime di tutte le amministrazioni locali territorialmente coinvolte”.

Proseguono, intanto, le audizioni  in V commissione consiliare, presieduta da Donato Pentassuglia, sul progetto della strada Regionale 8, chieste dal consigliere Fabiano Amati e sollecitate anche da Alfredo Cervellera e da tutti i consiglieri dell’area Jonica.

“Il confronto - ha spiegato Amati -  Ã¨ stato determinato dal recente parere negativo espresso dal Comitato VIA sulla strada Talsano - Avetrana, nell'ambito del progetto complessivo della Regionale 8”.
Si tratta di valutazioni che attengono a profili di carattere paesaggistico e sui quali è necessario che le istituzioni facciano chiarezza.
“La denunciata infondatezza tecnica del parere del Comitato di VIA -  ha sottolineato Amati - nonostante il consenso di tutti i comuni interessati, necessita di risposte e chiarimenti da parte delle istituzioni coinvolte. Il rischio che comprensibilmente spaventa le comunità coinvolte è quello che si possa vanificare un lavoro di progettazione durato anni, nel quale in molti hanno creduto ed investito tempo ed energie e nel quale studi e valutazioni di merito erano confluiti in soluzioni ritenute tecnicamente fondate".
A questo proposito il 16 luglio prossimo è previsto l’incontro chiarificatore sulle contraddizioni sollevate dal Comitato Via.

Il dato che emerge dall’incontro con i sindaci dei territori interessati è che esiste la volontà di realizzare l’opera, “oltre che  – ha sottolineato il presidente Pentassuglia -  le fondate apprensioni delle comunità coinvolte che scaturiscono dal veder svanire una concreta possibilità di messa in sicurezza del sistema viario e valorizzazione del proprio territorio”.

Secondo i sindaci di Avetrana, Fragagnano, Leporano, Lizzano, Maruggio, Pulsano e Torricella, “la decisione assunta dai tecnici regionali potrebbe arenare il processo di costruzione di un'opera che concilia esigenze di sicurezza e tutela della vita umana, di sviluppo turistico, economico e di collegamento dei territori interessati e di reddito e lavoro per numerose famiglie che si avvantaggerebbero con la realizzazione dell'opera”.
Ma come già detto questo livello della questione sarà affrontato nell’incontro programmato per il prossimo 16 luglio.
Un secondo livello della questione, ma non per questo di minore rilevanza, è emerso dall’incontro con le strutture regionali e della provincia di Taranto. Si tratta della reale disponibilità finanziaria che sembrerebbe non essere sufficiente al finanziamento dell’opera nella sua interezza.

A questo proposito sarà necessaria una ricognizione, “abbiamo bisogno di verificare – ha detto  Amati  – se gli atti seguenti alla delibera di indirizzo, hanno tenuto conto dell’indirizzo stesso”.
Probabilmente sarà necessaria una rimodulazione che assicuri il finanziamento dell’opera così come richiesto dalle comunità. E il consigliere Arnaldo Sala ha confermato che acquisita la volontà dei territori di realizzare l’opera, “adesso si dovrà attendere il parere tecnico- amministrativo sulle questioni in sospeso”.

Per il presidente Pentassuglia, “è necessario dire basta al rimpallo di responsabilità, abbiamo bisogno di capire chi non ha fatto cosa, per stabilire i livelli di responsabilità dei ritardi, se ritardi ci sono stati. Questa operazione verità è necessaria per evitare che sul territorio la ricaduta negativa di scelte non fatte, possa essere sempre su chi come noi governa”.

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