Ruby, i giudici: "Berlusconi corruttore, va indagato"

MILANO - L'ex premier Berlusconi pago' le ragazze che parteciparono ai festini ad Arcore per testimoniare il falso. Per questo motivo va indagato per corruzione in atti giudiziari. A scriverlo i giudici milanesi nelle motivazioni alla sentenza del processo Ruby bis che ha visto il 19 luglio scorso la condanna in primo grado dell'ex direttore del Tg4 Emilio Fede e del 'guru' dei vip Lele Mora a 7 anni per favoreggiamento e induzione alla prostituzione e dell'ex consigliera regionale del Pdl Nicole Minetti a 5 anni per il solo favoreggiamento.

Insieme al cavaliere, il Tribunale ritiene si debba procedere anche nei confronti delle ragazze che parteciparono alla riunione convocata ad Arcore il 15 gennaio 2011 e dei suoi legali Piero Longo e Niccolo' Ghedini.

Riunione in cui, secondo i giudici, si misero a punto le testimonianze da rendere. "Tutti i soggetti partecipanti alla riunione e quindi anche tutte le ragazze - si legge nelle motivazioni dei giudici della quinta sezione penale presieduta da Anna Maria Gatto - sono gravemente indiziati del reato di cui all'art.319 ter: le giovani donne che poi rendevano false testimonianze in qualita' di testimoni e, quindi pubblici ufficiali, ricevevano denaro e altre utilita', sia prima che dopo avere deposto come testimoni; Berlusconi in qualita' di soggetto che elargiva denaro e altre utilita'; gli avvocati Longo e Ghedini in qualita' di concorrenti per aver partecipato, nella loro qualita' di difensori di Berlusconi alla riunione del 15 gennaio 2011".

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