Fitto: gip Lecce, condanna da tribunale Bari non fu illegittima

LECCE - Non ci furono illegittimita' nella sentenza dei giudici penali del Tribunale di Bari che l'anno scorso condannarono l'ex ministro Raffaele Fitto nell'ambito del processo noto come 'La Fiorita'. Lo ha deciso il gip di Lecce Antonia Martalo' che ha accolto la richiesta di archiviazione presentata lo scorso dicembre dal procuratore del capoluogo salentino, Cataldo Motta.

Fitto venne condannato, a febbraio, a 4 anni di carcere per corruzione, abuso d'ufficio e illecito finanziamento ai partiti. L'inchiesta era stata condotta dal pm della Procura di Bari Renato Nitti. All'indomani della sentenza l'ex ministro e leader di Forza Italia in Puglia presento' a Lecce una denuncia contro i tre giudici che lo avevano condannato sostenendo che c'erano state delle irregolarita' durante il processo. I tre magistrati furono indagati, ma Motta a dicembre ha chiesto l'archiviazione.

Oggi il gip di Lecce ha accolto la richiesta del procuratore salentino. L'ex presidente della Regione lamentava presunte illegittimita' nella composizione del collegio giudicante e un'accelerazione del ritmo delle udienze allo scopo di giungere alla sentenza nel pieno della campagna elettorale per le ultime elezioni politiche. (Adnkronos)