Riflettere, immedesimarsi, emozionarsi grazie al Teatro Delle Rane

di Francesco Brescia – No, decisamente no. Non siamo più abituati a riflettere dedicando il giusto tempo a quest'azione per nulla astratta, a immedesimarci in chi governa, in chi agisce, in chi decide, a emozionarsi perché troppo presi da ritmi serrati e mozzafiato della nostra distratta quotidianità.

Nel quarto appuntamento della rassegna di teatro amatoriale “Scene in... Comune”, ideata e organizzata dalla Compagnia dei Teatranti di Bisceglie (BT), la Compagnia “Teatro Delle Rane” di Leverano (Le) è riuscita a rendere la fascia più mesta della settimana (“al travaglio usato, ciascuno in suo pensier farà ritorno”, grazie Leopardi), in quella più emotivamente aulica.

Il teatro, ha ragione la presidente della Compagnia dei Teatranti Lella Mastrapasqua, non è esclusivamente vernacolo, regia di nomi celebri e risate a tutto spiano. Il teatro è riflessione, è lo strumento capace di scavare dentro, dentro le anime, le menti, i cuori.
Non c'è nulla di pesante o pedante nel riflettere (perdonate la reiterazione del verbo), non c'è nulla di noioso nell'immergersi nella lettura teatrale di una tragedia di Sofocle del 422 a.C., ma eternamente attuale, “Antigone”.

“Quando al legislatore manca la ragione, è il popolo che deve tornare a ragionare”.
Basta una breve, me incisiva, citazione dell'intera rappresentazione per sottolineare e mettere in rilievo l'attualità di tale opera.

Mi perdoni, Sofocle, ma ora faccio un passo avanti dal punto di vista cronologico.
Va bene l'attualità del messaggio, va benissimo la profondità del testo, ma a rendere preziosa, da incorniciare una serata che ha messo i brividi (come quando si viene messi davanti a parole, emozioni, situazioni che si sentono 'under my skin', come avrebbe detto Frank Sinatra) è stata la notevole abilità scenica, coinvolgente, trascinante degli attori (spiegatemi dove sia l'amatorialità in questa Compagnia) del Teatro Delle Rane.

Roberta Paladini, Antonio Dell'Anna (regista), Piergiorgio Martena, Giovanni Nestola, Antonella Sabetta, Marilù Valentino, Ivana Landolfo, Nadia Zecca, Sara Sabetta, Benedetta Pati e Luciano Lezzi sono meritevoli di menzione.

Non ho mai recitato e sono fermamente convinto che mai ne sarei capace, ma qualcosa mi fa pensare che solo se si è capaci nel dramma, nella tragedia, si possa essere definiti attori.

La seria e labirintica complessità di una tragedia mette l'attore a dura prova.

Una prova che, qualora superata, ti concede l'onorificenza di attore.

Si, onorificenza: chi emoziona è nobile nel titolo e nell'animo.

E il Teatro Delle Rane ci ha concesso l'onore, il lusso, la gioia di emozionarci.

A conclusione della rappresentazione gli spettatori hanno degustato succulenti prodotti di qualità offerti dal Caseificio “Montrone”.
Nella mattinata domenicale il gruppo del Teatro Delle Rane ha  ammirato alcune bellezze del borgo antico biscegliese grazie a esperte guide della Pro Loco UNPLI cittadina.

Prossimo appuntamento che chiuderà la VI edizione della rassegna sabato 15 e domenica 16 marzo rispettivamente alle ore 21 e alle ore 19 sempre presso il Teatro “Giuseppe Garibaldi” di Bisceglie.
Prevendita biglietti presso il botteghino del Teatro e presso la Cartolibreria “Il Mappamondo” in Viale Calace n. 62 a Bisceglie.
La rassegna si avvale del patrocinio della Regione Puglia e dell'Amministrazione Comunale di Bisceglie ed è stata organizzata con la collaborazione della Federazione Italiana Teatro Amatori e del Teatro “Giuseppe Garibaldi” di Bisceglie.
Media partner Radio Selene.

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