Marcia salute a Taranto, partecipano in migliaia

STATTE (TA) - Sono almeno 7-8mila le persone che hanno partecipato a Taranto alla marcia su salute e ambiente organizzata dal sito di informazione on line Cosmopolis, a cui hanno aderito 99 associazioni di diverse regioni italiane, rappresentanti di movimenti politici, artisti e giornalisti.

La marcia è lunga cinque chilometri.

Il corteo, partito dalla bio piazza di Statte, è giunto nella discarica di rifiuti speciali Italcave, dove è allestito un palco per raccogliere le varie testimonianze.

Non e' casuale la scelta del percorso e del giorno, hanno detto gli organizzatori. Il tragitto scelto, infatti, costeggia l'area nella quale si trovano discariche, rifiuti industriali - come per esempio quelli tossici dell'ex Cemerad -, gli impianti del siderurgico ed altre attivita' ad elevato impatto ambientale. Il giorno, invece, coincide col primo anniversario della marcia - era il 7 aprile 2013 - che porto' i movimenti ambientalisti a sfilare in corteo nelle vie di Taranto per rivendicare aria pulita e lotta all'inquinamento. Un anno fa, infatti, si era nel pieno del ciclone Ilva in quanto di li' a pochi giorni la Corte Costituzionale si sarebbe pronunciata sulla richiesta di incostituzionalita' avanzata dai magistrati tarantini sulla prima legge sull'Ilva, la 231 del 2012, e i tarantini sarebbero stati chiamati a pronunciarsi, con un referendum consultivo cittadino, sulla chiusura parziale o totale dello stabilimento siderurgico.

Il 9 aprile la Consulta dichiaro' costituzionale la legge 231 e respinse, in parte perche' inammissibili, in parte perche' infondate, le eccezioni avanzate da Procura e gip di Taranto, mentre il 14 aprile il referendum consultivo non fu dichiarato valido poiche' non raggiunse il quorum dei votanti.
Un anno dopo, i movimenti che hanno promosso la manifestazione odierna, alla quale hanno dato la loro adesione anche diversi Ordini professionali di Taranto, ritengono che i problemi della tutela della salute dei cittadini, della salvaguardia dell'ambiente e del contrasto all'inquinamento siano ancora attualissimi e hanno bisogno di risposte concrete e positive. Risposte, si osserva, che non sono venute con le diverse leggi che il Parlamento ha nel frattempo varato sull'Ilva, l'ultima delle quali lo scorso 6 febbraio.

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