Allo Slow Cinema di Ostuni la presentazione del libro 'Camici a Sud. Sanità e salute all'epoca dell'austerity' di Maurizio Portaluri ed il film 'Il venditore di medicine'

OSTUNI (BR). Proseguono alla grande gli eventi nella Città Bianca: questa sera, prima dell’unica proiezione del film delle 20:30 “Il venditore di medicine”, scritto e diretto da Antonio Morabito, con Claudio Santamaria e Isabella Ferrari, sarà presentato, alla presenza dell’autore, allo Slow Cinema, il libro "Camici a Sud. Sanità e salute all'epoca dell'austerity" (edizioni Kurumuny) del medico e pubblicista Maurizio Portaluri, lanciato all'ultimo Salone del Libro di Torino dal filosofo Gianni Vattimo. A dialogare con l’autore, sarà Francesco Paolo Calamo Specchia, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Per quanto riguarda il libro di Portaluri, si pone delle domande importanti: "In tempi di piani di rientro e ottimizzazione delle prestazioni, la Sanità è ancora e davvero un servizio pubblico? Come ritrovare la centralità dell’uomo e del malato nelle spire di un sistema in cui s’intrecciano interessi di casta ed ingerenze politiche, agiscono poteri invisibili, la burocratizzazione prevale su un’autentica relazione d’aiuto?" Nel libro, con una introduzione di Gianluigi Trianni, Portaluri parla con passione di sanità e salute, annodando appunti, esperienze, riflessioni, lettere di colleghi, “storie di ordinario disorientamento” del malato. Accanto alla denuncia di quanto nel Sistema risulta fallato e non congruo − rifuggendo dai ricettari e superando la mera imputazione di responsabilità − esalta modelli virtuosi e propone linee di possibile intervento correttivo.

Per quel che riguarda, invece, l'autore Maurizio Portaluri, medico ospedaliero e ricercatore associato dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, si occupa di cura dei tumori come radioncologo. È giornalista pubblicista, direttore della rivista telematica «Salutepubblica.net», e da decenni è attivo nei movimenti di lotta per la tutela della salute e dell’ambiente. È stato per due anni direttore generale di una ASL e di un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico; dall’incarico si è dimesso per “impraticabilità del campo”. Ha pubblicato "Di fabbrica si muore" (Manni 2008) e "La Sanità malata. Viaggio nella Puglia di Vendola" (Glocaleditrice 2008).

Per quanto riguarda, invece, il film "Il venditore di medicine", la trama è la seguente: Bruno è un informatore medico. La sua azienda, la Zafer, sta vivendo un momento difficile. Pur di non perdere il suo posto di lavoro, Bruno è disposto a corrompere medici, a ingannare colleghi, a tradire la fiducia delle persone a lui più vicine. Bruno è l'ultimo anello nella catena del "comparaggio", una pratica illegale che la Zafer, come molte altre case farmaceutiche, attua per convincere i medici a prescrivere i propri farmaci. E se alcuni dottori si rifiutano di prestarsi a questo gioco, molti di loro non si sottraggono affatto. Bruno, apparentemente mostruoso, non é altro che il risultato della società che lo circonda: ne incarna le contraddizioni, l'ansia, la corruzione, l'impunità.


Daniele Martini

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