Ad Ostuni Mons. Caliandro benedice la chiesa di Rosa Marina dopo la conclusione dei lavori

di Daniele Martini - Grandi novità nel villaggio di Rosa Marina di Ostuni: in appena dieci giorni, il presidente del consorzio Antonio Clarizio, con l’avvallo del Consiglio di Amministrazione, ha provveduto a far letteralmente rinascere l’area in cui sorge la storica chiesetta di Cala. Dopo un periodo di totale abbandono, in questi giorni sono state eliminate le erbacce che infestavano l’area, ripulite e sistemate le panche, data dignità alla cappella, reso agibile il percorso con una pavimentazione adeguata (praticabile anche per i diversamente abili). E poi è stato creato un impianto audio amplificato per dare a tutti la possibilità di ascoltare la messa e messo a norma l’impianto elettrico. I lavori non finiscono qui perché sono state sistemate anche delle aree per la raccolta dei piccoli rifiuti, potati gli alberi e sistemate le staccionate. Ieri sera questo nuovo aspetto è stato sottolineato anche dall’arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni S.E. Mons. Domenico Caliandro, che ha presieduto una santa messa con don Sebastiano e don Antonio. "Un luogo del silenzio" ha dichiarato mons. Caliandro durante l’omelia "che dovrete conservare con cura. E spero che lo curiate così come il rapporto con Dio". Molto emozionato anche il presidente del Co.V.Ca. Antonio Clarizio. "Sono un cattolico cristiano praticante e ci tenevo tantissimo affinché quest’area riacquistasse dignità. Sono davvero felice per questo importante momento" ha dichiarato il presidente "e ringrazio tutta la comunità e l’arcivescovo per essere qui presenti in questo luogo di culto, storico per Cala". La chiesetta fu realizzata nel 1991, voluta da uno dei residenti storici del villaggio, Lucio Spadavecchia. L’uomo, originario di Bari, sentiva l’esigenza di uno spazio dedicata al culto e – con l’avvallo del compianto e amatissimo don Elio Antelmi – fu dato incarico ad un architetto toscano, Carlo Pasquinucci, di redigere il progetto e l’opera fu realizzata in poco tempo. Don Elio e Spadavecchia si recarono poi a Lourdes, qualche mese dopo, e lì acquistarono una statua della Madonna che è presente ancora oggi nella chiesetta di Cala e guarda tutti dall’alto verso il basso alla sinistra dell’altare. Immenso l’amore dei consorziati per il compianto don Elio al quale fu dedicato anche un bronzo ad eterna immagine.

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