Agricoltura, Vendola: “Internazionalizzare vuol dire operare in un mondo senza guerre”
BARI - “Internazionalizzazione significa essere capaci di conoscere il mercato, mettere insieme i produttori agricoli, difendere i nostri marchi Dop; significa lavorare lungo i percorsi della tracciabilità, vendere nei mercati mondiali prodotti di cui si possa dire il percorso e la storia”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina alla Fiera del Levante, insieme con l’assessore Fabrizio Nardoni, al Convegno organizzato dalla Cia sul tema “Internazionalizzazione e agricoltura, una sfida da vincere”.
“Oggi – ha aggiunto Vendola – l’internazionalizzazione è minacciata da un contesto mondiale fatto di guerre diffuse e di conseguenti sanzioni economiche. Noi sappiamo, che in questo momento la guerra tra Russia e Ucraina, che si svolge sulla testa dell’Europa, determina conseguenze sull’agricoltura pugliese, perché abbiamo sanzioni che impediscono, ad esempio, l’esportazione della nostra uva e dei nostri ortaggi nei mercati russi”.
Secondo il Presidente della Regione Puglia “innanzitutto, per fare l’internazionalizzazione bisogna battersi per la pace. Poi, significa prendere un sistema produttivo che a volte arranca e modernizzarlo. Significa prendere migliaia di produttori e provare a metterli insieme, perché da soli non si va da nessuna parte. Questi sono gli assi portanti della politica della Regione Puglia”.
Vendola si è poi soffermato sulla vicenda legata alla Xylella degli ulivi del Salento. “Noi – ha spiegato – combattiamo una battaglia a tutto campo a difesa degli ulivi e degli uliveti. La combattiamo contro la speculazione edilizia e le lottizzazioni vergognose nelle aree più di pregio del nostro territorio e mandiamo al diavolo tutti quelli che vengono con un pacco di denari e pensano che i nostri uliveti secolari si comprino sulle bancarelle. Combattiamo una battaglia per salvare gli uliveti che rischiano l’asfissia e l’infarto a causa degli alluvioni e degli allagamenti e combattiamo, naturalmente, con il Ministero dell’Agricoltura e con le autorità scientifiche, la Xylella, sapendo che in tante parti del mondo è una battaglia che ha soprattutto bisogno di essere alimentata dalla ricerca, dagli investimenti e dalla sperimentazione. Tutto quello che ci dirà la comunità scientifica riguardo la soluzione del problema noi lo faremo. Poi, in qualche angolo, c’è sempre qualcuno che con un abracadabra o con una bacchetta magica è pronto a millantare soluzioni. Io non credo ne ai maghi, né alle fattucchiere”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina alla Fiera del Levante, insieme con l’assessore Fabrizio Nardoni, al Convegno organizzato dalla Cia sul tema “Internazionalizzazione e agricoltura, una sfida da vincere”.
“Oggi – ha aggiunto Vendola – l’internazionalizzazione è minacciata da un contesto mondiale fatto di guerre diffuse e di conseguenti sanzioni economiche. Noi sappiamo, che in questo momento la guerra tra Russia e Ucraina, che si svolge sulla testa dell’Europa, determina conseguenze sull’agricoltura pugliese, perché abbiamo sanzioni che impediscono, ad esempio, l’esportazione della nostra uva e dei nostri ortaggi nei mercati russi”.
Secondo il Presidente della Regione Puglia “innanzitutto, per fare l’internazionalizzazione bisogna battersi per la pace. Poi, significa prendere un sistema produttivo che a volte arranca e modernizzarlo. Significa prendere migliaia di produttori e provare a metterli insieme, perché da soli non si va da nessuna parte. Questi sono gli assi portanti della politica della Regione Puglia”.
Vendola si è poi soffermato sulla vicenda legata alla Xylella degli ulivi del Salento. “Noi – ha spiegato – combattiamo una battaglia a tutto campo a difesa degli ulivi e degli uliveti. La combattiamo contro la speculazione edilizia e le lottizzazioni vergognose nelle aree più di pregio del nostro territorio e mandiamo al diavolo tutti quelli che vengono con un pacco di denari e pensano che i nostri uliveti secolari si comprino sulle bancarelle. Combattiamo una battaglia per salvare gli uliveti che rischiano l’asfissia e l’infarto a causa degli alluvioni e degli allagamenti e combattiamo, naturalmente, con il Ministero dell’Agricoltura e con le autorità scientifiche, la Xylella, sapendo che in tante parti del mondo è una battaglia che ha soprattutto bisogno di essere alimentata dalla ricerca, dagli investimenti e dalla sperimentazione. Tutto quello che ci dirà la comunità scientifica riguardo la soluzione del problema noi lo faremo. Poi, in qualche angolo, c’è sempre qualcuno che con un abracadabra o con una bacchetta magica è pronto a millantare soluzioni. Io non credo ne ai maghi, né alle fattucchiere”.