Milan, altro scivolone a Sassuolo: Berardi è una sentenza, l'arbitro pure

di Luca Losito - Partiamo da una certezza: quando Domenico Berardi vede rossonero, s'infiamma. Assodato questo e assodato che il male del calcio italiano è anche vedere un talento puro come quello del mancino biancoverde costretto in provincia, il Milan esce sconfitto da Sassuolo con un 3-2 che fa male e incassa anche pesanti errori arbitrali.

A partire dai due errori che fruttano il 2-0 emiliano nel primo tempo. Sul tiro di Berardi, mal trattenuto da Diego Lopez, e valso l'1-0, la palla non oltrepassa del tutto la linea di porta. Sarebbe stato da annullare, proprio come il 2-0, su cui Berardi s'era involato verso la porta rossonera in posizione di leggero offside. Flop generale dei giudici di gara. Il Milan torna negli spogliatoi abbattuto, ma rientra in campo con la voglia di riaprire tutto. E ci riesce pure, grazie alla grande giocata di Bonaventura che dribbla e insacca con una puntata l'1-2.

La rimonta rossonera si completa poco dopo, con la capocciata vincente di Alex. La gara ha cambiato verso, ma ancora una volta l'arbitro ne modifica l'andamento. E così, con molta fiscalità, dà la seconda ammonizione all'ispiratissimo Bonaventura. I rossoneri, sbilanciati, subiscono il tris, firmato ancora una volta da Berardi, questa volta in maniera regolare. E il triplice fischio, scatena profonde e amare riflessioni.

Anzitutto, sull'utilità del cambio di allenatore. Allegri, esonerato proprio dopo la scoppola di Sassuolo, ha riconfermato alla Juventus di essere un grande allenatore. Il top di quelli fruibili in Italia. La finale di Champions è frutto di quelle idee che a San Siro conoscono benissimo. E se Max ha trovato fortune altrove, qualche dubbio sulla presidenza è lecito.

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