Taranto: botti illegali nascosti in un sottoscala del centro


TARANTO - Sono stati intensificati i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto per scoraggiare ogni forma illecita di vendita o detenzione di materiale pirotecnico. Nel pomeriggio di ieri, una squadra del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto, nel corso di mirata attività info-investigativa, svolta nell’ambito di specifici servizi straordinari finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati di detenzione e vendita illecita di materiale esplodente, hanno proceduto al controllo di un condominio in cui si erano registrati, nei giorni scorsi, movimenti che avevano destato sospetti negli investigatori. In particolare, a seguito di accurata ispezione, i militari, coadiuvati da un artificiere antisabotaggio della Sezione Investigazioni Scientifiche, rinvenivano, abilmente occultato in un sottoscala condominiale, 70 kg di materiale esplodente di vario tipo e marca tra cui “manufatti, candelotti e batterie di vario tipo”, occultati da soggetti in via di identificazione e in gran parte proveniente dalla Repubblica Popolare Cinese. 

Il rinvenimento e le successive operazioni di sequestro, considerata la quantità e la tipologia del materiale (tutto di IV e V categoria), ha permesso di scongiurare i gravi rischi derivanti da una potenziale deflagrazione accidentale, ipotesi non lontana per del materiale pirico accatastato senza le prescritte cautele e misure di sicurezza. A correre seri rischi era non solo lo stesso plesso condominiale (considerato che l’immobile in questione è un palazzo di 5 piani con 10 unità abitative), ma anche l’intera area adiacente, densamente popolata: di fronte al condominio, infatti, vi sono due scuole (media e superiore), numerose attività commerciali (bar e negozi) ed un supermercato, questi ultimi affollatissimi per le ultime compere del 2015. Il materiale rinvenuto, sottoposto a sequestro e debitamente campionato, su disposizione della A.G. è stato avviato alla distruzione, vista l’instabilità delle polveri piriche contenute nei manufatti. Sono in corso indagini per risalire agli autori del reato.

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